Tuttosport - Due numeri 9 per il Milan: Ibra e Morata guidano i rossoneri contro il Liverpool

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martedì 17 settembre 2024, 08:00Primo Piano
di Francesco Finulli

L'ultimo Milan-Liverpool della storia in cui i rossoneri ebbero modo di festeggiare fu deciso da un numero 9. E stiamo parlando del numero 9 per eccellenza della storia moderna rossonera: Filippo Inzaghi. L'ultima gioia risale infatti proprio a quella finale di Atene del maggio 2007 in cui il Diavolo risalì gli Inferi e mise la parola fine su Istanbul. Oggi rossoneri e Reds si incrociano nuovamente ma il contesto è diverso. Chi dovrà trascinare, anzi "rianimare" il Milan, come scrive Tuttosport, sono due che il numero 9 non lo portano più sulle spalle: Zlatan Ibrahimovic e Alvaro Morata.

La presenza di Zlatan

Zlatan Ibrahimovic è ormai passato dall'altra parte: fino a poco più di un anno fa era determinato a fare la differenza sul rettangolo verde, ora ci sta provando da fuori come dirigente. Nelle ultime due settimane la sua assenza prolungata da Milano e dagli ambienti rossoneri ha fatto molto discutere, nonostante dal Club abbiano sottolineato che fosse trattenuto per impegni precedentemente presi rispetto al suo insediamento a Casa Milan. Ora viene messa la parola fine anche su questa saga perché Ibra è tornato a Milanello. Lo ha fatto ieri in uno dei momenti centrali della stagione, la vigilia del debutto in Champions League. Lo svedese è rimasto principalmente seduto sulla panchina a bordocampo per parlare con Geoffrey Moncada e poi ha scambiato anche due chiacchiere con il mister Fonseca. Per il resto si è avvicinato alla squadra durante l'esercizio di torello. Solo la sua presenza è significativa.

L'esperienza di Alvaro

Un altro ex numero 9 è Alvaro Morata ma lui gioca ancora, anzi ha una voglia matta di tornare a giocare dopo l'infortunio che ne ha compromesso l'avvio di stagione. Ora indossa il numero 7 e questa sera partirà con ogni probabilità dal primo minuto. Ieri lo spagnolo, vincitore di due Champions in carriera, ha parlato in conferenza stampa ribadendo il valore di queste gare: "Queste sono le partite che ti danno motivazione extra nello spogliatoio. Non serve dire altro, queste sono gare che quando sei piccolo giochi alla PlayStation". E poi tante parole da vero leader, uno dei motivi per cui la dirigenza rossonera ha puntato su di lui quest'estate: "Siamo il Milan e dobbiamo fare una grande Champions, questa è una responsabilità che bisogna assumersi e bisogna godersi. Da quando ho firmato con questa società, immaginavo di giocare partite così e la prima cosa che ho fatto quando sono arrivato al Milan è stata andare al negozio e prendere la mia maglia con la patch della Champions". Sentire un Morata così fa ben sperare i tifosi rossoneri per tutta la stagione, ora lo spagnolo dovrà far seguire anche prestazioni di livello e carattere, ma su questo ci sono davvero pochi dubbi.