Viaggio nei Milan club - Fermata Latina (foto)
Questa settimana il treno della passione rossonera torna nei confini nostrani per raccontare la storia di uno dei Milan Club più longevi e attivi di tutta Italia: il Milan Club Latina. L'amore per il Milan è un sentimento che unisce tutta la penisola, prevalica la discriminazione territoriale e i cori beceri che sentiamo allo stadio per fondere sotto la bandiera rossonera milioni di diavoli scatenati senza nessuna distinzione. L'anima, il cuore e il presidente del Milan Club Latina è Umberto Barboni, tifoso di lunga nonchè delegato regionale per il Lazio dell'Associazione Italiana Milan clubs che ha deciso di parlarci del suo Milan Club.
Umberto raccontaci del tuo Milan club: “Parlo con orgoglio del mio Milan Club, visto che e’ stato fondato nel lontano 1972 e che annovera circa 500 soci effettivi e che è presente, con una sua rappresentanza, in tutte le partite di Coppa, sia in casa che all’estero, e altresì in tutte le partite casalinghe del campionato a San Siro. Abbiamo girato il mondo: Tokio, Atene, Barcellona, Monaco sono solo alcune delle tantissime città”.
Raccontaci un aneddoto particolare che ti è capitato durante la tua lunga esperienza da tifoso… “Più che aneddoti quello che porto nel cuore sono state le finali di Coppa dei Campioni di Atene e Barcellona. Serate indimenticabili dove sembrava di stare a Milano per l’altissima presenza di tifosi rossoneri. Per un tifoso vero sono ricordi indelebili; perchè l’amore che ci lega a questi colori ci fa dimenticare le sconfitte molto rapidamente e cristallizzare nei nostri cuori i ricordi delle vittorie più belle”.
Avete mai avuto la possibilità di incontrare i giocatori del Milan da vicino? “Grazie all’operato dell’ex D.G. Ariedo Braida abbiamo avuto tantissime opportunità di stare a contatto con i giocatori sia nei ritiri che negli allenamenti. Devo riconoscere come i giocatori siano sempre stati molto cordiali e disponibili nei nostri confronti. Giocatori a cui non abbiamo mai fatto mancare il nostro sostegno e il nostro calore”.
Cosa deve fare il Milan per tornare ai vertici del calcio nazionale ed europeo? “Credo che prima di tutto i giocatori debbano prendere atto di appartenere ad un grande e storico Club, che ha alle spalle decine di trofei nazionali ed internazionali e che l’attuale posto in classifica non compete assolutamente al Milan. Probabilmente e’ ora di rifondare tutto l’ambiente avviando un progetto triennale che dia spazio ai giovani e non alle prime donne, tra l’altro super pagate. Giovani ai quali andranno affiancati giocatori di esperienza che di certo ricostruiranno un ambiente pieno di entusiasmo e voglia di tornare a vincere”.
Ultima domanda: è giusto mettere in discussione Seedorf? “Seedorf è un grande uomo e un serio professionista, con la rosa che ha a disposizione sta facendo dei miracoli. Metterlo in discussione, soprattutto dopo aver visto che la squadra inizia ad avere un gioco e a fare punti, è davvero ridicolo”.
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