Robinho resta, Tevez si complica per due ragioni
Più passano le ore e più il trasferimento di Robinho al Santos si fa complicato: la chiusura delle liste brasiliane è vicina (venerdì) e i paulisti sono lontanissimi dalle richieste del Milan per l'attaccante brasiliano. Mantenere l'ex Manchester City in rosa, tuttavia, potrebbe precludere o quantomeno complicare la pista Tevez. Questo per due ragioni principali: una economica ed una tattica. Robinho guadagna 6 milioni netti all'anno, una cifra simile a quella che potrebbe arrivare ad incamerare l'argentino se arrivasse a Milano: si è parlato di 6 milioni più bonus, previo accordo già raggiunto a gennaio.
Il Milan, in questo momento, non può permettersi due stipendi del genere che, complessivamente, peserebbero a bilancio 24 milioni al lordo (la stessa cifra che doveva essere sborsata annualmente per Zlatan Ibrahimovic). Oltre a questa importantissima riflessione finanziaria, va sottolineata anche quella tattica: Tevez, come Robinho, ama molto partire da lontano, svariando molto al di fuori dell'area di rigore. L'acquisto dell'Apache, che non è un centravanti puro, avrebbe comunque obbligato il Milan ad acquistare una nuova prima punta: il candidato principe poteva essere Destro, ma la permanenza di "O Rey de la Pedalada" ne impedirà quasi certamente l'approdo in rossonero. Basandosi su queste considerazioni, dunque, è probabile che il Diavolo si muova su un colosso che sia meno costoso di Tevez: il nome di Dzeko sembra quello giusto, ma il City è un osso durissimo e la trattativa non sarà facile.
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