Aspettiamo il centrocampista. Emerson Royal insegna. Stadio, sempre San Donato

Aspettiamo il centrocampista. Emerson Royal insegna. Stadio, sempre San DonatoMilanNews.it
sabato 10 agosto 2024, 00:00Editoriale
di Mauro Suma

Ricordo più o meno un mese fa di aver ricevuto una bella pacca sul petto, non ricordo molto bene da chi, del resto gli anni passano per tutti, con le stesse parole però che sono riecheggiate ieri: "Arriviamo". Arriviamo...". Ricordo anche nel pomeriggio di quel giorno, quello del Raduno, l'8 luglio..., di aver fatto un video sul mio canale YouTube da Milanello dal titolo "Io mi fido...". Titolo figlio di un'altra frase che non ricordo bene chi, ah gli anni che passano..., mi ha girato quel giorno: "Fidati...". Ebbene, esperto sì, ma pirla no. Con me bastano pochissime parole soprattutto se dette nel modo giusto e non ci metto molto a capire. Dunque: un anno fa il mercato estivo ha creato la base portante della squadra. Andava fatto il resto e, come a giugno dicevo "lo faremo", adesso dico "lo stiamo facendo". Con Morata abbiamo là davanti 6 anni in meno rispetto all'ultimo Giroud, uomo strepitoso e grande giocatore. Con Pavlovic abbiamo là dietro 12 anni in meno rispetto all'ultimo Kjaer, idem come Oli. Con Emerson Royal abbiamo provveduto a riempire l'unico settore della rosa che era un po' corto, quello degli esterni difensivi dopo l'infortunio del nostro caro Florenzi. E quindi? Abbiamo fatto la squadra più forte del mondo? No, su quanto siamo forti e su quanto potremo essere forti, tema su cui tradizionalmente mi sbilancio qui in questo spazio ogni mese di agosto, voglio aspettare l'ultima delle nostre priorità, quella del centrocampista di muscoli e chili. 

La trattativa Emerson Royal però alcune cose le insegna. Per far contenti i tifosi più impazienti, avremmo dovuto andare a Londra due mesi fa, mettere i 25 sul tavolo e tornare indietro. E invece, due mesi dopo, lavorando e smussando, ne abbiamo 10 in più liberi come risorse, ma tu guarda. Del resto sono in molti a parlare del Milan come vorrebbero che fosse e mai nessuno che parla del Milan come è. Insomma, il Milan, faccia sognare o non faccia sognare, piaccia o non piaccia, fa le cose quando ritiene che vengano fatte ne modo giusto e al giusto prezzo, anche a costo di aspettare due-tre settimane in più. E non solo, invito a controllare il differenziale (tenendo conto che De Ketelaere verrà pagato nel 2025) fra acquisti e cessioni, fra soldi spesi negli acquisti e fra soldi incassati dalle cessioni: Milan meno 46 milioni, solo la Roma ha speso di più in Italia fino ad oggi nel delta. Ancora con la storia che il Milan non spende e non investe?

Chiudo con la questione nuovo stadio, che sarà molto importante per i mercati prossimi venturi così come lo sarà, anche prima, Milan Futuro. La nota molto stringata inviata da Milan e Inter in Comune è stata probabilmente un pò forzata. In realtà, sembrerebbe non una apertura solo sul fronte San Siro, ma la specifica nero su bianco che Inter e Milan tengono aperte tutte le opzioni, a partire dai rispettivi nuovi stadi a Rozzano e San Donato. È questo il senso della lettera che i due club milanesi hanno inviato al sindaco di Milano Giuseppe Sala e di cui il Comune ha dato notizia ieri. Del resto, parlo per il Milan, il club su San Donato è molto avanti, ci ha messo parecchi soldi, ed è molto avanti su San Francesco rispetto all'Inter su Rozzano. E' vero che per il progetto rossonero oggi tutti i costi sono in carico al Milan, ma poi lo saranno anche tutti i ricavi. Avanti.