Ecco come nasce la doppia operazione Ibra-Thiago al PSG. Facciamo chiarezza sui soldi "risparmiati" dalle operazioni. Ora sotto col mercato: Tevez torna in pole mentre in difesa si balla di più
E’ finita un’epoca. E’ evidente e innegabile. Il Milan 2012-13, volenti o nolenti, è un Milan che riparte da 0 dove oltre ai senatori mancheranno, almeno per questo periodo di preparazione iniziale, anche i campioni. Ceduti al Paris Saint-Germain per permettere al club una vita, dal punto di vista economico, serena per i prossimi due anni. Thiago Silva e Zlatan Ibrahimovic salutano con in bacheca uno scudetto da protagonisti, una Supercoppa Italiana e vari titoli a livello personale. Salutano due giocatori importanti che, a loro modo, hanno avuto voce in capitolo negli ultimi anni in casa Milan. Ma davanti alle cifre proposte dal club francese non si è potuto dire di no. 65 milioni di euro più 9 di bonus fa un totale di 74 milioni (facilmente raggiungibili) che daranno ampio respiro alle casse societarie ma anche una disponibilità di un certo tipo sul mercato. Non si faccia confusione su un dato: i 40 milioni di euro ricevuti dalla UEFA per la scorsa Champions League sono già parte di un piano finanziario all’interno del bilancio preventivo della società. Soldi utili a tappare in parte le falle. Così come non va fatto l’eventuale secondo errore di considerare soldi liquidi per il mercato quelli risparmiati dagli ingaggi. No, non è così. Si tratta di un’ipotesi, anch’essa economica, alla quale andranno sottratti stipendi, al lordo delle tasse, dei giocatori che, inevitabilmente, il Milan dovrà comprare. E comprerà.
Ma com’è nata l’operazione doppia Thiago-Ibra al PSG? L’obiettivo nemmeno tanto nascosto della società era quello di cedere lo svedese per liberare il bilancio dalla zavorra del suo mega ingaggio. Il PSG originariamente interessato solo a Thiago, aveva già sondato il terreno per entrambi i giocatori ma la situazione è cambiata nel corso delle settimane. Galliani, con Leonardo, è stato chiaro: se vuoi Thiago devi prenderti anche Ibra. Leo ci ha pensato e ne ha parlato con i proprietari del PSG. Il primo obiettivo dei parigini era Higuain del Real Madrid, ma l’ok ricevuto dallo sceicco Al-Thani alla doppia operazione, arrivato nella sera tra domenica e lunedì, ha sbloccato l’operazione che si concluderà nelle prossime ore.
L’idea è quella di utilizzare la casella per l’extracomunitario per tesserare un attaccante visto che l’altro slot è stato occupato, forse un po’ frettolosamente, dal brasiliano Gabriel. Per salvaguardare anche quella casella, forse, si sarebbe potuto parcheggiare il giocatore in qualche società consenziente all’operazione tenendo Edoardo Pazzagli (nemmeno inserito nella rosa) come terzo. Tornando alla punta, Tevez è l’obiettivo numero uno. I contatti con Kia Joorabchian, tramite la mediazione sempre puntuale e precisa di Giuseppe Riso, sono sempre stati costanti e la base dalla quale ripartire è quella di gennaio. Nel week-end appena passato, lo stesso Riso e Adriano Galliani si sono incontrati a Forte dei Marmi per più di un saluto. Qualcosa bolle in pentola.Tevez è quel top player che può aiutare anche Pato a rendere al meglio la davanti non essendo un accentratore di gioco ma una prima punta atipica che può aprire gli spazi per i compagni, mandarli in porta e, soprattutto, aiutare la squadra. Dzeko è un’altra pista alternativa ma non convince a pieno rispetto all’argentino. In difesa i nomi sono un po’ più difficili da individuare anche perché dovranno essere comunitari. Astori e Rolando sono quelli che girano anche perché Ogbonna è stato blindato da Cairo a Torino. Il tutto, probabilmente, a discapito del centrocampista ma non è detto che anche li il club non intervenga.
La rabbia dei tifosi è comprensibile per questo doppio colpo in uscita. La campagna abbonamenti non veleggia di certo con il vento il poppa. Ma i funerali, eventuali, vanno celebrati a maggio 2013 e non al 16 luglio 2012. Lasciamo lavorare Galliani che non è uno sprovveduto e, siccome lo conosciamo, è il primo a starci male per le condizioni nelle quali verte il club ma meglio un sacrificio oggi per nuove vittorie domani. E il Milan, dal 2006 ad oggi, anche in mezzo alle difficoltà, ha vinto.
Twitter:@PietroMazzara
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 8/08 del 22/04/2008
Partita IVA 01488100510 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
Direttore editoriale e responsabile: Antonio Vitiello
© 2024 milannews.it - Tutti i diritti riservati