L'imboscata delle ossessioni. Le critiche ce le meritiamo. Da soli a S.Donato, ma i conti...

L'imboscata delle ossessioni. Le critiche ce le meritiamo. Da soli a S.Donato, ma i conti...MilanNews.it
sabato 14 settembre 2024, 00:00Editoriale
di Mauro Suma

La cosa peggiore di momenti come questi, e assicuro che chi li vive dall'occhio del ciclone li soffre e li patisce il doppio e il triplo rispetto a chi può almeno sfogarsi, dare colpe e puntare il dito, la cosa peggiore sono i miasmi. Che arrivano, mai dai tifosi, da chi sfrutta il momento per esagerare, per offendere, per liberare qualche piccola grande ossessione. Ecco allora la provocazione editoriale di Reijnders che fa bene solo nell'Olanda e non nel Milan. Balla spaziale. Intanto bisogna dirlo che prima di arrivare al Milan Tijji non era mai stato convocato in Nazionale A, e se questo è accaduto è perchè ha fatto bene nel Milan, cosa che in molti, forse in troppi, si sono dimenticati di raccontare. E poi, il Reijnders che fa gol contro Bosnia e Germania è lo stesso che fa gol al Monza e che prende una gran traversa a Parma. Poi, bisogna trovare la quadra, alzarlo e avvicinarlo alla porta? Sì, secondo me sì. Ma andiamo avanti ed ecco che spunta quello, il solito, che dopo aver storicamente confuso Leao con Niang, confonde lo scouting moderno con i semmai suoi Vhs e l'ultimo giorno di mercato il 30 agosto con il vero giorno il 16 agosto in cui Fofana è arrivato a Milano, 12 giorni prima udite udite dell'arrivo di Koopmeiners lui sì a ridosso dell'ultimo giorno di mercato. Per non parlare della bava alla bocca con cui si glissa sull'ottimo impatto di 4 nuovi acquisti, per fare i gradassi contro l'unico che non è partito bene. Robette scontate, prevedibili e in ogni caso ancora veniali, rispetto a chi usa i figli delle persone per seminare zizzania. Prima dell'annuncio ufficiale di Camarda, hanno rinnovato il contratto anche Kevin Zeroli, Vincenzo Petrucci, Vittorio Magni e altri ragazzi. E poi oggi Francesco gioca nella Seconda squadra rossonera, Maximilian nella Terza, la Primavera. Lasciamo stare i figli per piacere. Almeno quelli...


E comunque sia, non è che ce l'hanno tutti con noi e noi abbiamo sempre ragione. No, certo che no. Siamo criticabili, molto criticabili, eccome. Abbiamo davanti a noi un periodo duro, ma ne usciremo. Abbiamo giocato tre partite con errori e senza identità, con scelte azzardate e con atteggiamenti superficiali. Basta che ci guardiamo negli occhi per capire che così non va bene, ed è giusto dircelo con franchezza. Senza essere distruttivi, ma senza alternative: dobbiamo lasciarci alle spalle gli errori traumatici di aprile, dobbiamo giocare a calcio da squadra attaccando e difendendo, dobbiamo migliorare nelle scelte a 360 gradi, dobbiamo stare attenti su tutti i fronti perchè a centrocampo siamo contati e perchè in difesa ci sono delle latitanze e delle amnesie dure da abbattere, fin dalla scorsa stagione.


Lo stadio. So bene che al solo sentire l'ipotesi di farlo insieme agli altri si apre una cicatrice sulla pelle dei tifosi Milanisti. Ma la boscaglia è complicata. Per l'idea dello stadio tutto e solo rossonero, siamo gli unici ad aver messo sul tavolo soldi veri e gli unici ad aver fatto passi concreti senza rimanere nel virtuale, A Rozzano nessuno ha fatto nulla, mentre a San Donato è stata acquistata, bonificata e recintata un'area di 300mila metri quadrati. Ma per l'accordo di programma ci vorrà ancora minimo un anno e mezzo tra imboscate politiche di ogni tipo. Il tutto mentre dall'altra parte non c'è più una proprietà in altre faccende affaccendata, ma una proprietà con la stessa visione, lo stesso pragmatismo della nostra. Con il cuore sarò sempre per il progetto San Donato da soli. Ma le nostre vite non vivono di solo cuore, bisogna fare i conti con i conti. E, ahinoi, insieme si spende la metà e si ricava il doppio. Mi spiace, molto, è dura ma è un pò dura. Vedremo