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Il tattico Diddi: "A Madrid Musah alla Saelemaekers. Leao al Bernabeu rientrava a sua discrezione"

ESCLUSIVA MN - Il tattico Diddi: "A Madrid Musah alla Saelemaekers. Leao al Bernabeu rientrava a sua discrezione"MilanNews.it
© foto di Federico Titone/BernabeuDigital.com
giovedì 7 novembre 2024, 17:00ESCLUSIVE MN
di Gaetano Mocciaro

Il Milan ha fatto una partita gigantesca al "Bernabeu", vincendo e convincendo sul campo dei campioni d'Europa del Real. Un'importantissima iniezione di fiducia e importanti indicazioni a livello tattico. A tal proposito ne abbiamo parlato con il match analyst Luca Diddi. In esclusiva per MilanNews.it.

Luca Diddi, Fonseca ha fatto scacco a Carlo Ancelotti
"Partiamo da un presupposto. Musah è stato utilizzato alla Saelemaekers. Il Milan ha riproposto una cosa vincente del Milan dello scudetto con l'equilibrio portato da Saelemaekers e Messias". 

Trovata finalmente la giusta dimensione per lo statunitense, eccezionale al Bernabeu
"Musah non è un centrocampista centrale, non ha le letture del centrocampista centrale ma se lo metti sull'esterno è valido: quello è il suo ruolo". 

Ottima prova anche di Leao
"Leao  non aveva compiti difensivi e a discrezione sua rientrava e formava la linea a 4 di centrocampi. Il Milan era bilanciato su quello che era lo sviluppo del Real".

Riproponibile anche in campionato questa disposizione tattica?
"Fonseca ha detto una cosa giusta: in Europa ti concedono più spazi e il fatto che le squadre di Serie A difendano a uomo porta delle condizioni particolari, perché subentra il duello nell'uno contro uno. Rispetto alla prima esperienza italiana alla guida della Roma si è ritrovato in un calcio che è cambiato molto, un calcio più individuale. Però sta prendendo le misure, a Monza ha dimostrato di essersi adattato a questo calcio, l'ha dimostrato nella scelta di Terracciano e tante situazioni che lui ha fatto in maniera corretta. Ecco, a Monza è stata la prima partita in cui il Milan ha preparato la partita nella maniera giusta"

E il Derby?
"Il derby è stato unione d'intenti della squadra, più un lavoro individuale di giocatori che hanno fatto la differenza. La partita col Monza è stata studiata diversamente, sapendo come la squadra di Nesta difendeva".

Possiamo dire che Fonseca ha trovato una quadra?
"L'ha trovata nell'equilibrio di gruppo, supportato e aiutato dai leader della squadra come Morata e Pulisic. Una svolta importante in questo senso c'è stata dopo Firenze".

A proposito di Monza, Fonseca ha parlato di come il dominio sia partito col centrocampo a tre
"Quello lo dà la disponibilità immensa di un grande giocatore come Pulisic e la qualità di Reijnders. Giocatore, quest'ultimo, che può arrivare ad avere una valutazione di 80 milioni di euro. È stato criticato ma per me non si discute: è un tuttocampista, un giocatore così non ce l'ha nemmeno il Real Madrid".

Pulisic trequartista è un'altra svolta?
"La fortuna di un allenatore è avere un giocatore disponibile e che si snatura per il bene della squadra. Lui, Morata e Reijnders lo fanno". 

Morata ha fatto la solita grande prestazione generosa. E finalmente il gol
"A Madrid ho visto Morata andare a recuperare su Brahim Diaz facendo partire un contropiede. Ha un'intelligenza superiore, occupa gli spazi lasciati liberi dai compagni che si sganciano. A mio avviso potrà evolversi come trequartista per qualità, disponibilità e intelligenza tattica".

Servirebbe un altro 9, in definitiva
"A pensarlo è folle ma per me per l'intelligenza tattica che ha può fare anche il centrocampista, la mezzala. Magari farà il trequartista al servizio di una prima punta del Milan".