...Fantasia al potere, ma con l'eccezione del geometra esiliato

...Fantasia al potere, ma con l'eccezione del geometra esiliatoMilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
sabato 28 aprile 2012, 17:00Focus On...
di Emiliano Cuppone

Il Milan dell’ultimo periodo ha mostrato uno stato di forma pietoso, poca brillantezza nelle gambe, ma, soprattutto, un’improvvisa difficoltà a gettare il pallone in fondo al sacco. L’attacco più prolifico del campionato ha smesso di brillare, nonostante Zlatan Ibrahimovic segni con una certa continuità, gli altri interpreti del reparto avanzato rossonero hanno seri problemi con la rete.
Il cambiamento è stato improvviso, da un Milan che aveva una media di due gol a partita, ad una squadra incapace di siglare più di una rete in 90 minuti, mancanza di condizione fisica, ma, soprattutto, assenza d’idee e di fosforo nel reparto offensivo quanto in mediana.
Mercoledì pomeriggio la scossa è arrivata intorno al 50esimo, lo stadio ha cambiato volto quando ha visto apparire a bordo campo Cassano e Boateng, ne ha giovato l’ambiente, ne è uscita fortificata la squadra, si è accesa la scintilla, non è un caso che il ghanese sia andato in rete e che il barese sia stato fra i migliori in campo. Il diavolo ha bisogno di fantasia, di persone capaci d’illuminare la scena con il fosforo e la tecnica, non a caso i due torneranno a giocare dal primo minuto contro il Siena, più qualità nel reparto offensivo per tornare ad essere schiacciasassi, attacco imprevedibile ed inarrestabile.
Se da un lato il duo che ha cambiato le sorti di Milan-Genoa, e non solo in stagione, tornerà a giocare dal primo minuto, c’è un altro elemento dotato di grande qualità e geometria che sembra ormai messo da parte in via definitiva. Alberto Aquilani non è stato neanche convocato per la trasferta toscana, il numero 18 rossonero rimarrà a Milanello con la quasi certezza che non indosserà quella maglia da luglio in poi.

L’atteggiamento societario è quantomeno criticabile, il centrocampista romano ha dato tanto alla causa rossonera nella prima metà di stagione, è stato faro della manovra, unico elemento di qualità in una linea mediana fin troppo muscolare. L’infortunio alla caviglia in gennaio ne ha arrestato la crescita, ci ha messo più del dovuto a ritrovare la forma, ma quando è arrivata qualcuno ha deciso che non doveva avere la possibilità di raggiungere il “quorum riscatto” fissato a 25 presenze da almeno 45 minuti. La scelta societaria, per quanto discutibile, è chiara ed univoca, il geometra rossonero tornerà in Inghilterra, a meno di uno sconto sostanzioso da parte dei Reds i quali, però, non sembrano affatto intenzionati a scendere sul prezzo come dimostrato anche lo scorso anno con la Juventus.
Nel momento in cui la fantasia servirebbe più di ogni altra cosa, anche solo per continuare a sperare in uno scudetto che ormai sembra sempre più una chimera, Allegri può contare su due elementi unici come Boateng e Cassano, lascia a casa Seedorf per scelta tecnica e si vede costretto a tenere nell’armadio Alberto Aquilani. Fantasia al potere, ma con qualche freno un po’ troppo pragmatico. Il Conte Max continua nel suo fare aziendalista, convinto forse che sarà sufficiente a garantirgli la riconferma sulla panchina del Milan, a prescindere dal risultato finale, con uno scudetto che, magari, sarebbe potuto essere più vicino con la libertà di impiegare un metronomo a centrocampo.