LA LETTERA DEL TIFOSO: "La samba non è poi così divertente..." di Giuseppe
Un cordiale saluto alla redazione e a tutti i tifosi che seguono con passione il Milan e leggono immancabilmente Milan news.
Vorrei partire dalle ultime vicende di casa Milan per spiegare il mio pensiero riguardo ad alcuni brasiliani che negli ultimi anni hanno segnato nel bene e nel male il cammino della nostra squadra nel rettangolo verde e non solo.
La vicenda-Pato, come tutti sappiamo, ha destabilizzato il clima tranquillo arrivato con l'aggancio alla testa della classifica prima della sosta, poiché il papero ha dichiarato di non trovarsi bene con il mister e di non avere dialogo con lui. Certo, ci sono state le smentite di rito, ma un giocatore se sta bene non si sfoga così, perché non ne ha il motivo. E poi indiscrezioni raccontano di un Pato silenzioso che non scherza nemmeno con i connazionali. Se é vero, quindi, che gli avvoltoi del PSG sono in agguato e che lui vuole trasferirsi, beh, che se ne vada, tanto siamo abituati a quelli che promettono amore eterno e poi fanno spallucce e vanno via nascondendosi dietro a un mare di scuse (Shevchenko, Kakà). Tutto questo mentre c'é chi rifiuta i soldoni di Leonardo (Tevez) e chi risponde picche a club di tutto rispetto come la Juve (Montolivo) pur di approdare a Milanello. Leonardo, già, quel Leonardo che ha fatto esperienza al Milan come giocatore, come osservatore e come allenatore e poi é andato dapprima ai cosiddetti "cugini" ad allenare, e poi alla corte dello sceicco a guidare le operazioni di mercato, puntando, guarda caso, proprio Tevez, corteggiato dal Milan, e Pato, alimentando le voci di una possibile cessione e le tensioni tra società e tesserato. Ma a che gioco sta giocando? Cosa farà adesso il "genio" Leo? Tornerà forse a giocare alla sua età pur di provare ad ostacolare la nostra squadra anche nel ruolo con il quale ha iniziato a lavorare nel mondo del calcio?
Per non parlare di Ronaldinho.
Lo ricordate? Io non lo rimpiango proprio. È tornato a trascorrere le sue notti insonni nel suo amato Brasile. Punto.
Non ci resta che sperare che Thiago Silva mantenga il suo proposito di diventare una bandiera del Milan e che non faccia come qualche mese fa, quando si stava lasciando attirare dalle sirene catalane, anche allora subito dopo aver detto di voler vestire a lungo il rossonero. La samba a volte non é poi così divertente...
Giuseppe
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