Il futuro del Milan passa da Genova. Prima per la corsa al terzo posto e poi per aprire il mercato d’inverno
Destinazione Genova. La città ligure che lentamente si sta rialzando dai lutti e dai disatri delle recenti alluvioni, attende il Milan in campionato. La formazione di Gasperini si è issata al terzo posto in classifica, nemmeno in modo troppo inaspettato. L’entusiasmo, proprio lui, che guida questa realtà è supportato da un organico solido e da un allenatore che riesce ad imporre il proprio gioco su ogni campo. Genoa-Milan può valere il moto d’inizio per la corsa al terzo posto, quell’obiettivo che solletica le ambizioni della società di via Aldo Rossi, soprattutto dopo la conferma della partnership con Emirates, che porta nelle casse rossonere denaro fresco e sonante, che alle porte del mercato invernale, regala note liete. E proprio a Genova il Milan è chiamato alla conferma di uno stato di forma in crescita e di un gioco che ora ha degli interpreti sempre più chiari. Menez ha trovato la via del gol due volte, nel pomeriggio fatale all’Udinese, dimostrandosi giocatore eclettico, al quale sembra doveroso staccare l’etichetta di “falso nueve”. Torres tentenna? Ci pensa lui ad aprirsi i varchi da vera prima punta, con una visione di gioco ed una facilità ad inserirsi verso la porta degna del miglior Inzaghi. El Shaarawy continua la sua escalation verso la forma migliore, si è scordato anche dell’errore nel derby che, altrimenti, lo avrebbe di già consacrato come talento ritrovato. Bonaventura diventa giorno dopo giorno pedina fondamentale per gli schemi di Inzaghi, con buona pace di chi non ha creduto in lui se non nel rush finale del mercato estivo. Ma a Genova il Milan non guarda solo per la prossima gara.
Il mercato alle porte, la mancata firma sul rinnovo del contratto da parte di Okaka, ne fanno preda ambita di entrambe le milanesi. A facilitare quella che potrebbe diventare la trattativa tra Doria e Milan c’è l’interesse della formazione di Ferrero per Pazzini. Le dinamiche relative alla firma sul rinnovo, anche per lui sono abbastanza arenate, seppur si vociferi che il Milan, per non perderlo a zero, voglia omaggiarlo di un biennale nuovo di zecca, che però poi Pazzini dovrà riuscire a far accettare ai nuovi acquirenti. Gioca poco Pazzini, ma quando entra in campo regala emozione e si emoziona a sua volta all’urlo dei tifosi di S.Siro. Una scelta dettata dalla voglia di essere protagonista, magari accanto a Cassano, sul quale il presidente doriano non si è mai nascosto. La coppia che è stata divisa dalle vicissitudini milanesi degli ultimi anni, potrebbe coronare la propria carriera nella squadra che li ha resi importanti e famosi. Al Milan, per tutta sincerità, rimane la priorità centrocampo. Il rientro di Montolivo e quello di De Jong consegnerà ad Inzaghi un centrocampo inedito, non più soltanto fisico, ma anche dotato di quella fantasia che Muntari e lo stesso Essien non sono stati, fin qui, in grado di mettere in campo. Contro il Genoa Inzaghi, ancora privo di Alex ed Abate, si potrebbe affidare nuovamente a Bonera che, nelle dichiarazioni dei giorni scorsi, sulle ali dell’euforia del post vittoria, ha parlato nemmeno troppo velatamente di un obiettivo terzo posto raggiungibile. A Genova dunque il Milan dovrà dare prova di una solidità in grado di affrontare anche le prossime avversarie: saranno infatti Napoli e Roma i partner contro i quali Inzaghi dovrà giocarsi tutte le sue carte per poter continuare, con il nuovo anno, verso obiettivi europei.
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