Il ritorno di El Shaarawy: una doppietta che potrebbe smuovere nuove piste di mercato?
Era solo un’amichevole. Seppur prestigiosa. La sfida dei ricordi, quelli legati ad Ancelotti, condottiero rossonero dell’ultimo ciclo delle meraviglie e dell’emozione di potersi confrontare contro un avversario che riporta ai tempi della Champions, quando il Milan faceva parte, di diritto, del novero di squadre che hanno consacrato la manifestazione europea. Il conto dei trofei in campo, a Dubai, fa rabbrividire. Evidentemente l’emozione di poter competere contro chi, in questo momento, è sulla vetta del mondo calcistico, ha risvegliato nel Milan di Inzaghi l’orgoglio e la consapevolezza delle proprie forze. Gli uomini scesi in campo sono gli stessi che in campionato non hanno ancora raggiunto nessun obiettivo, gli stessi che durante la prima fase del torneo sono stati giudicati con rendimento altalenante, ben lontano, a tratti, da quell’equilibrio e da quella continuità di rendimento che consente ad una squadra di essere considerata candidata a grandi obiettivi. L’ultimo mese, di questo travagliato 2014, ha però visto un Milan in forte crescita, reduce da prestazioni di sostanza sia contro il Napoli che contro la Roma e pronto a ricominciare con il piede giusto nel nuovo anno, il giorno dell’Epifania, contro il Sassuolo. Questa, almeno, è la speranza di Inzaghi, che si gode la vittoria contro il proprio maestro, che si gode il ritrovato El Shaarawy, sceso in campo con il piglio del campione, determinato e determinante insieme a Menez nel guidare il reparto offensivo. Mettiamoci poi anche l’arrivo di Cerci, che potrebbe aver scardinato gli equilibri offensivi, mettiamoci anche il ritorno al gol di Pazzini che, su assist di Niang, torna a gioire in una stagione da relegato in panchina che, non è un segreto, gli stava stretta. Ed entrambi i giocatori sono protagonisti di voci di mercato: da una parte Niang, seguito con interessa dall’Udinese e dall’altra Pazzini, che potrebbe essere la carta vincente per arrivare ad Okaka. Tornando alla gara,il Milan ritrova anche un solido Mexes, in una difesa arrangiata a causa dell’assenza di Abate, De Sciglio e Ramì, che contro il Real ha dimostrato tutto il suo valore. Era solo un’amichevole, ma il Milan ha giocato come fosse una finale di Champions. E questo Milan, con la stessa determinazione, con la stessa leggerezza d’esecuzione, con la mente tranquilla, è quello che vorremmo rivedere alla ripresa dei giochi. Inzaghi ha dato spazio anche alle seconde linee, a quei giocatori che hanno trovato poco o nullo spazio in questi mesi. Forse per regalare una passerella importante a qualcuno di loro, forse per mettere in mostra qualche interessante spunto per il mercato in uscita: il risultato è che ognuno degli uomini scesi in campo ha saputo integrarsi alla perfezione negli schemi di Inzaghi, rendendo di fatto nullo il distacco con chi, di solito, veste la maglia da titolare.
Il mercato è alle porte e il Milan ha appena dichiarato El Shaarawy non più incedibile. La partita giocata a Dubai dal Faraone, potrebbe essere il risultato anche di questa novità. Il giocatore ha più volte sottolineato la sua volontà, forte, di rimanere in rossonero, Inzaghi dopo averlo visto rinascere sicuramente chiederà alla società di non privarsi di un talento come lui. Ma la legge del calcio, del mercato, delle casse bisognose di nuovi fondi, sono variabili da tenere in alta considerazione. E se El Shaarawy è quello visto contro la formazione di Ancelotti, sarebbe un vero sacrilegio privarsene.
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