L'Italia di Prandelli darà risposte decisive anche per il mercato del Milan?

L'Italia di Prandelli darà risposte decisive anche per il mercato del Milan?
Giulia Polloli
© foto di Milan news
sabato 2 giugno 2012, 00:00Milanello in rosa
di Giulia Polloli
Giulia Polloli inizia a seguire il Milan per Varesenotizie.it, voce del commento tecnico su Radio RVL, collabora con Vco Azzurra Tv, Tribuna Novarese e Il Biancorosso.

Lo scandalo scommesse sta minando le fondamenta del calcio o forse, ancor più grave, sta dilagando andando a screditare la credibilità di un movimento che non è tutto marcio come le notizie di questi giorni vogliono farci credere. Ci sono elementi che di sicuro pagheranno per il male commesso, ce ne sono altri che passeranno in secondo piano e alla fine di tutto questo caos si sarà sollevata così tanta polvere da non riuscire più ad aprire gli occhi, cammineremo alla cieca nei meandri di un mondo che ogni giorno sembra sempre più non appartenere ai sani valori e sembra non avere altrettanto sani principi. Colpa nostra forse, che spesso abbiamo idealizzato quali eroi e semidei persone che, per quanto appartenente alla schiera degli eletti, rimangono pur sempre uomini e come tali sono fallibili, fragili, a volte molto più di noi che ci barcameniamo in una vita quasi normale, così tanto da apparirci monotona.
Non invidio ai calciatori le loro vite dorate, perché ad ogni angolo qualcuno è pronto a tenderti l’inganno, il malaffare, perché attorno a chi ha uno status di privilegiato, purtroppo, si raduna in modo automatico anche la feccia umana, che spesso riesce ad essere talmente convincente da far perdere la bussola nell’orientamento sulla strada della vita.
Non voglio con queste parole giustificare nessuno, anzi, condanno con forza la facilità con cui in molti cadono nella trappola dell’ingordigia e della lussuria. Se il sommo poeta fosse vissuto ai giorni nostri, avrebbe sistemato ognuno dei protagonisti di questo scandalo, in un girone infernale da cui nessuno può tornare.
Ma dopo questo preambolo, torniamo ai temi che, ormai in secondo piano, occupano i nostri pensieri. Parliamo di Milan, di mercato, di incontri ravvicinati che non sempre, per fortuna, portano però ad imbarcarsi su navi spaziali pronte al decollo verso universi paralleli.
Mi riferisco all’incontro francese di Galliani, Ancelotti e Leonardo. Ovvio che l’occasione sia ghiotta, quella del torneo di tennis più rinomato, per potersi godere qualche attimo di svago in vista di una full immersion in trattative difficili complicate dall’esigenza di far quadrare i bilanci, ma è altrettanto ovvio che l’incontro tra i protagonisti dell’asse Milano-Parigi non avranno commentato solo dritti e rovesci dei  giocatori in campo. Sul piatto c’è il forte interesse del PSG per gli interpreti del calcio italiano, quelli con i piedi buoni, gli stessi che Ancelotti ben ha potuto conoscere ed allenare nella sua esperienza italiana. Non a caso vengono richiesti i favori di Thiago Silva, Pato e non ultimo Ibrahimovic: questo solo in casa Milan. Ma mentre Galliani reitera il suo “ il n’est pas possible” la proposta sale fino a diventare quasi indecente. Ci vuole un forza di volontà immensa per poter resistere a certe cifre, o forse, ancor meglio, ci vuole talmente tanto amore per i colori per cui si lavora, da accantonare proposte milionarie per non distruggere il lavoro fatto da anni.
Mettiamoci nell’ottica di un remoto cedimento da parte della società di via Turati nei confronti delle lusinghe estere: esiste un giocatore che possa al momento sostituire Thiago Silva? Anche scartabellando gli annuari di ogni squadra presente sul pianeta, in questo momento la risposta è no. Dunque a fronte anche di una offerta faraonica, si riuscirebbe solo a mettere una pezza nel caso dell’eccellente partenza. Ovviamente: se il Milan ha davvero nei suoi progetti l’obiettivo di vincere e di tornare a farlo subito. Passiamo al secondo asso messo all’asta nella mente dei dirigenti francesi.

Ibrahimovic. Ma dopo aver giocato nei tre campionati più importanti al mondo, dopo aver ottenuto  l’amore e la stima della squadra più titolata al mondo, che l’ha inserito in un progetto a lungo termine quale fulcro di costruzione del Milan del futuro, Ibra potrebbe lasciarsi convincere ad andare a giocare in Francia, in un campionato che, rispetto a quelli inglese, spagnolo ed italiano, ha di certo una minore considerazione a livello globale? Io non credo. Passiamo poi al talento Pato. Se il Milan l’avesse ceduto a gennaio, con il senno di poi, forse qualcuno se ne sarebbe anche rallegrato, visto il cumulo di infortuni a cui è poi andato incontro. Ma ora le cose sono diverse. Non più tardi di due giorni fa la luce di Pato si è riaccesa, il gol con la sua nazionale ha galvanizzato il pubblico e gli addetti ai lavori, ma soprattutto ha fatto tirare un sospiro di sollievo allo stesso giocatore che finalmente non ha dovuto abbandonare il campo in stampelle. Per questo motivo ritengo che, a margine di un torneo di tennis, saranno altri eventi  a dover scandire tempi e modi dei colpi di mercato, soprattutto in casa Milan. Si guarda con attenzione all’Europeo e soprattutto all’inedita fantasia concessa alla nostra nazionale da Prandelli. In campo infatti Balotelli e Cassano promettono meraviglie, la loro forte intesa è sottolineata anche dallo stesso ct. L’asse allora si riapre oltremanica, dove però il City di Mancini libererebbe il talento made in Italy solo a condizione di poter mettere le mani su altra merce pregiata. Galliani dunque si è preso un giorno di sana pausa prima dei nuovi attacchi che, tra Europeo ed Olimpiade, saranno scanditi a seconda delle prestazioni dei protagonisti in campo. Nel frattempo si lavora sui giocatori in vacanza. Il Milan non nasconde l’interesse per poter avere dei rinforzi in difesa. Se Acerbi ormai sembra sempre più accostabile al diavolo, l’opzione Balzaretti sembra essere stata rispedita al mittente dal presidente Zamparini, che in cuor suo non ha intenzione di perdere un giocatore come successe per la questione Nocerino. Con la sua battuta sulle scarse possibilità economiche a disposizione dei rossoneri, per ora ha temporeggiato e messo però sul mercato il suo difensore. Il Milan intanto non conferma Maxi Lopez che, amareggiato, dovrà tornare abile e arruolabile a seconda delle dinamiche del mercato. Sembra che su di lui ci possa essere l’interesse del Torino che ha necessità di trovare giocatori importanti per il suo rientro dopo la cadetteria, anche se la squadra di Ventura potrebbe perdere qualche pezzo pregiato: Ogbonna è seguito da tempo dagli emissari rossoneri, ma al momento sembra essere concentrato solo in campo europeo.