Roma prova del nove per un grande mercato
Il ciclo terribile sta per finire. I match con Sampdoria, Inter, Udinese, Genoa e Napoli sono andati, con risultati altalenanti. Ora tocca alla Roma, il tipico esame da ultima ora di scuola, prima del suono – tanto agognato - della campanella. Sarà la partita della verità. La gara della continuità per il Milan, la gara della speranza e – chi sa – del possibile sorpasso in vetta per la Roma. Sarà anche la gara delle grandi assenze. Mischiando gli indisponibili, si potrebbe fare una formazione di alto livello. Ai giallorossi mancheranno tanti giocatori (Pjanic su tutti), ma anche i rossoneri non sono messi meglio. Tra gli altri, saranno fuori causa Abate, Alex, Rami e De Sciglio, ovvero tutta la difesa titolare. Non il viatico migliore per affrontare il secondo attacco più prolifico del campionato. Ad ogni modo, una sola partita divide il Milan dai primi bilanci, quelli promessi da Inzaghi a inizio stagione (“A fine dicembre farò le mie prime valutazioni, non prima. Questa squadra ha bisogno di tempo”, disse Superpippo). Ma anche una sola partita divide il Milan dal mercato di gennaio, quello della possibile svolta. Solitamente quello invernale è sempre stato classificato come il mercato di riparazione, quello degli aggiustamenti in corsa. E solitamente è da sempre la finestra di mercato meno ricca di grandi acquisti e colpi da 90. Attenzione, però. I tempi stanno cambiando e il Milan si è già dimostrato parecchio attivo in questo senso a gennaio.
Negli ultimi anni gli acquisti forse più importanti sono arrivati proprio dopo le feste natalizie. Ricordate Balotelli? Investimento pesante, 20 milioni più due di bonus al Manchester City ed equilibri saltati: il Milan arrivò terzo, anche grazie a quell’investimento, poi rivelatosi non altrettanto fruttuoso nei mesi a venire. Ma questa è un’altra storia. Il traguardo resta quello, il piazzamento in Champions. Chiudere l’anno attaccati a quell’obiettivo potrebbe portare con sé diverse considerazioni, ovviamente anche di mercato. Inter e Napoli hanno già annunciato che non si risparmieranno e punteranno a rinforzare di molto la rosa. Galliani per ora si schermisce: prima si vende, poi – eventualmente – si compra. Frasi di rito, perché qualcosa sottotraccia si muove. I nomi continuano a moltiplicarsi, mentre le idee mutano col tempo. Honda non ci sarà a gennaio, serve un vice-Honda, si diceva. Ma l’avanzamento di Bonaventura ha dimostrato come il Milan sia tutto sommato coperto in quella zona del campo e forse più sguarnito in mediana, dove Van Ginkel si è fatto male e la coppia ghanese Muntari-Essien non sempre si è dimostrata all’altezza. Che sia a centrocampo il prossimo grande acquisto del Milan? Può essere. Galliani non ha ancora mollato la presa su Khedira, un sogno. Ma nemmeno Brozovic è da scartare a priori. Costa ma quei soldi (6-8 milioni) li vale tutti. La mossa a sorpresa potrebbe essere Schone dell’Ajax o Baselli dell’Atalanta. Non sono ancora i giorni del Condor, ma Galliani si è già alzato in volo.
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