Toto-Allenatori: il Milan guarda al futuro, ma deve muoversi oggi
Che sia questa settimana, la prossima o quella dopo, poco importa. La fermata di Filippo Inzaghi sta arrivando e difficilmente sarà l’allenatore del Milan la prossima stagione. Troppi dubbi su di lui e la sua gestione (nel 2015 solo 9 punti in 9 gare, con 4 sconfitte ed appena due vittorie). Troppi infortuni, certo, ma anche troppo poco gioco, poca personalità. Il suo Milan non ha mai soddisfatto in pieno Silvio Berlusconi, che – non a caso – venerdì non ha fatto visita, per la terza volta consecutiva, alla squadra a Milanello. Al netto dei problemi, anche fisici, del presidente, non può essere un caso. Adriano Galliani questa settimana ha chiamato tutti a rapporto, ha cercato di rimettere insieme i pezzi. Ma ormai sanno tutti che è troppo tardi. Il treno è passato. Così come è passato per tanti giocatori che non saranno più in rosa dal prossimo anno. Il Milan risparmierà parecchio sugli ingaggi, ma occorrerà – ancora – ripartire da zero, ricostruire, rinnovare. Questa volta occorre però un progetto più serio e consistente. I proclami lasciano il tempo che trovano. Questo doveva essere ‘un Milan giovane’, non lo è stato. Il prossimo dovrebbe essere un Milan ‘più italiano’, chissà.
I tifosi sperano soltanto sia un Milan finalmente più performante, vincente, ben allenato, in tutti i sensi. Per questo sarà bene scegliere con cura la guida tecnica. Conte piace più di tutti, ma è legato alla Nazionale, Spalletti costa tanto e non convince in pieno, Prandelli sembra fuori dai giochi, Montella è un pallino di Berlusconi, ma occorrono tra i 5 e 7 milioni per liberarlo dalla Fiorentina (e un piano serio, concreto di rafforzamento della squadra. Altrimenti, perché dovrebbe lasciare i viola?). Tra questi nomi si è affacciata poi una possibilità suggestiva: Jurgen Klopp, l’allenatore del Borussia dei miracoli. Pochi soldi, tanta programmazione, bel gioco, grandi risultati. A Dortmund hanno costruito un impero con pochi denari e tanta lungimiranza. Nessuno più di Klopp, ad alti livelli, ha puntato così forte sul settore giovanile, nessuno o quasi ha il suo appeal mediatico. E’ un profilo che piace, è innegabile. Ma occhio alla sirene estere. Manchester City, Psg, Arsenal e forse anche il Real Madrid stanno pensando di cambiare. Se il Milan vuole puntare su qualcuno è bene che si muova – sottotraccia, come si fa sempre in questi casi – adesso. Giocare d’anticipo è l’unico modo per non trovarsi poi a mani vuote. E non doversi accontentare ancora.
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