Affidate le telecronache del Milan a Carlo Vanzini della Formula1
Sarà l'aria rosso fiammante che arriva qui a Milano dalla vicina Monza per il Gran Premio di Formula1, ma nel pensare a come commentare il momento del Milan nell'immediato post Lazio-Milan 2-2 mi è venuta in mente una espressione di Carlo Vanzini diventata ormai proverbiale e di trend sui social: "Problemi, problemi, problemi". Il telecronista di SkySport per la F1 la utilizza per segnalare improvvisi guasti alle monoposto di Leclerc e avversari, ma sarebbe perfetto per commentare anche questo periodo dei rossoneri, costellato, per l'appunto, da una serie innumerevoli di problemi, problemi, problemi.
Quelli noti prima di Lazio-Milan
Certe cose già si sapevano e si sono generate durante l'epoca di Stefano Pioli, tra campo ed extra-campo. Cominciamo col campo: fase difensiva pessima, scarsa mentalità, attitudine alla sofferenza questa sconosciuta, poca disponibilità al sacrificio, fase offensiva sempre troppo complicata contro le squadre chiuse. Contro Torino e Parma tanto di tutto ciò si è visto, nonostante il cambio in panchina e i proclami di Paulo Fonseca e la dirigenza nelle varie interviste e conferenze. È vero che ci vuole tempo per cambiare le cose, ma il campionato tempo non te ne dà.
Quelli aggiuntisi dopo Lazio-Milan
E Lazio-Milan era occasione per allungarlo un po', quel tempo. Nulla da fare. Anzi: ai soliti problemi prima citati, qualcuno anche in forma meno voluminosa rispetto al solito, se ne sono aggiunti altri. Primo: il Milan ha solo due punti su nove disponibili, è quintultimo in classifica con tre squadre dietro che hanno una partita in meno, ha subito 6 gol (di cui 5 identici) in tre gare. Seconco: l'assenza di Zlatan Ibrahimovic allo stadio, in un momento così delicato per la squadra da lui diretta e per l'allenatore da lui scelto. E poi il caso Leao e Theo, rimasti in disparte durante il cooling break di Fonseca; al di là delle spiegazioni di rito, non è stata una bella immagine. Diciamo anche che non ce n'era affatto bisogno. Anche perché il Milan ha già una marea di problemi problemi problemi, direbbe Carlo Vanzini.
Il Milan è un disastro
Così, semplice, chiaro, netto: il Milan di Paulo Fonseca, ma mettiamoci anche di Zlatan Ibrahimovic, di Giorgio Furlani e di Geoffrey Moncada, è un disastro. Al momento, non si salva niente e non si salva nessuno. Urgono riflessioni urgenti, perché la stagione rischia di finire a settembre.
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