Fonseca dice che Leao è come Musah e Loftus-Cheek? Il virgolettato preciso parola per parola. Cosa intendeva il mister
Nella conferenza stampa post Monza-Milan, Paulo Fonseca ha parlato della gestione di Rafael Leao, rispondendo ad un paio di domande dei giornalisti presenti. Ha fatto rumore, in particolare, la dichiarazione del tecnico rossonero secondo il quale il numero 10 portoghese sarebbe come Loftus-Cheek e Musah.
Si riporta di seguito il virgolettato preciso domanda per domanda, risposta per risposta e parola per parola.
Giornalista - Tre panchine di fila per Leao sono un caso...
Fonseca - "Non c'è un caso Leao. Leao è un calciatore che, per una scelta dell'allenatore, ha cominciato in panchina, come con Loftus-Cheek, come con Musah. Io devo avere un caso perché un giocatore va in panchina? Questo deve essere normale, deve essere normale. Non c'è un caso, non c'è un conflitto, è una opzione dell'allenatore".
Giornalista - Sì, mister. Però: Leao non è Loftus-Cheek, non è Musah...
Fonseca risponde subito - "Per voi, per voi. Per me sono gli stessi".
Riprende il giornalista - "Non intendevo come trattamento, ma per status Leao fa notizia quando va in panchina per tre volte, rispetto ad un Musah che la panchina ce la si può aspettare".
Fonseca - "No, per me Leao è lo stesso come Loftus-Cheek e Musah, è lo stesso. Lo status non gioca, non va in campo. Io scelgo in funzioe di quello che ha bisogno la squadra".
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