Lo spettacolo più triste...

Lo spettacolo più triste...MilanNews.it
© foto di ALBERTO LINGRIA
lunedì 9 aprile 2012, 20:20News
di Luca Fede

Eccola, la solita ondata di disfattismo che accompagna ogni periodo di difficoltà del Milan. E’ normale e lecito aspettarsi di più da una squadra che sulla carta è in assoluto la migliore d’Italia, una delle migliori  in Europa (uscire ai quarti di Champions League contro i migliori e che tutti definiscono gli “alieni” del calcio moderno, non è certo  un disonore). “Bombaroli” più in forma del solito (cit. Galliani), tifosi che lasciano lo stadio in massa al gol di Amauri (tranne quelli della Curva Sud, splendidi come sempre), la stessa gente che possibilmente poco più di una settimana fa, e precisamente fino al giorno prima della trasferta di Catania, andava nel bar sotto casa a farsi beffe degli juventini e degli interisti, visti dall’alto della classifica: lo stadio svuotato per gli ultimi cinque minuti di recupero mentre la squadra cercava disperatamente di raggiungere un pareggio che sarebbe stato importante per il morale, è stato lo spettacolo più triste di una domenica infelice per il popolo rossonero. L’intento non è certamente quello di nascondere i problemi, evidenti in seguito alla sconfitta casalinga contro la Fiorentina: gambe pesanti, poche idee di gioco e anche alcune scelte di formazione discutibili da parte di Massimiliano Allegri, come l’esclusione di Aquilani dal primo minuto, privandosi del “cervello” che serviva per mettere l’ordine in mezzo al campo necessario contro un avversario preciso e ordinato.

Ma mai come adesso c’è il bisogno di sostenere la squadra, soprattutto dagli spalti, visto che delle sette partite di campionato rimaste, ben cinque verranno giocate tra le mura amiche di San Siro (compreso il derby che, formalmente, sarà l’Inter a giocare in casa). Fortunatamente, i ritmi frenetici del campionato non permettono di pensare troppo alla sconfitta contro la Fiorentina e la conseguente perdita del primato della classifica, essendo già alla vigilia della trasferta di Verona contro il Chievo, decisivo e, forse, ultimo crocevia della stagione rossonera. Sfortunatamente, i ritmi frenetici del campionato non permettono di recuperare i numerosi indisponibili, ai quali si aggiungono gli squalificati Bonera, Aquilani e Ambrosini (che comunque avrebbe saltato la sfida contro i clivensi per un problema all’adduttore), costringendo ancora una volta il tecnico livornese a sguazzare nell’emergenza. La settimana da incubo, con l’elimanazione dalla Champions Lague e l’aver salutato, per il momento, la testa della classifica, è ormai alle spalle: adesso bisogna pensare soltanto a vincere le restanti sette partite, perché se la Juventus vorrà vincere il tanto sognato tricolore dovrà “sputare sangue”, fino alla fine.