Mbappé: "Ancelotti sa quando essere un padre, un amico, un capo. Vuole continuare a fare la storia"

La stella del Real Madrid Kylian Mbappe ha rilasciato la prima intervista dal suo arrivo nella capitale spagnola ai microfoni di La Sexta. Queste le sue parole: “Ogni giorno vivo un sogno per giocare qui. Zidane era il mio idolo, ho iniziato grazie a lui. Questo club ha un'aura che gli altri non hanno. È il migliore al mondo. Da quando è arrivato Cristiano, ho seguito ogni partita; era il mio altro idolo. Avevo questo sogno, e ora è realtà. Vivere qui poi mi piace. La gente è molto aperta, sento il loro affetto. Mi piace il cibo, soprattutto il prosciutto”.
Il rapporto con Florentino Perez.
“Ho un buon rapporto con il presidente. Quando gli ho detto che sarei rimasto a Parigi, un anno fa, anche lui era dalla mia parte. Le cifre del mio ingaggio? Ci sono molte cose vere che si dicono e altre false. Non ho problemi a parlare di soldi. Volevo solo giocare qui, con la maglia, segnare gol e far gridare il mio nome alla gente. La cosa più importante è essere felici”.
Su temi come razzismo e salute mentale.
“Il razzismo fa parte della vita, non solo del calcio. Dobbiamo fermarlo, dobbiamo agire. I giocatori si sostengono a vicenda più di prima, ma non è abbastanza. Io do la mia opinione e non ho paura: prima i essere un calciatore, sono un uomo normale e vedo le cose che accadono nella vita. Salute mentale? Conosco persone e compagni di squadra che hanno sofferto di depressione. Ora la gente non ha paura di parlare di queste cose, e questo è un bene. Anche io h toccato il fondo in modo sportivo, non mentale. Ho molto rispetto per questo problema”.
Sull’approdo a Madrid.
“Il giorno della presentazione, i minuti nel tunnel sono stati i più lunghi della mia vita. 80.000 persone mi aspettavano. Tutti i giocatori mi hanno accolto, mi hanno mandato messaggi... Ancelotti è un po' tutto: sa quando essere un padre, un amico, un capo... Ha fatto la storia qui e vuole continuare a farla. Vinicius? Non riesco a immaginare Madrid senza Vini. Giochiamo bene insieme e aiuteremo la squadra”.
Sul momento migliore al Bernabeu.
“Sono un fan delle prime volte, mi limiterò al primo gol. Anche la tripletta contro il City… la gente ama le serate di Champions League. Champions o Pallone d’Oro? Vincere una Champions League con il miglior club del mondo è vincere il titolo più importante e fare la storia qui. Il Pallone d'Oro è un onore individuale. Scelgo la Champions League. Voglio vincere titoli con il Madrid, per segnare un'epoca”.

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