MN - Mastour: "Sogno di tornare al Milan. Galli aveva ragione: mi serviva un percorso graduale"

MN - Mastour: "Sogno di tornare al Milan. Galli aveva ragione: mi serviva un percorso graduale"MilanNews.it
mercoledì 21 agosto 2024, 23:20News
di Gaetano Mocciaro

Hachim Mastour è stato il primo grande fenomeno social calcistico, l'enfant prodige che ha attirato l'attenzione di tutti grazie al supporto di Youtube. Era un ragazzino quando il Milan ha sbaragliato la concorrenza internazionale portandoselo a casa. Un continuo bruciare le tappe che lo ha portato a nemmeno 16 anni a sedere in panchina in una partita di Serie A. Oggi Hachim ha 26 anni, ha girato nel frattempo l'Europa e non solo. Si sente cambiato e pronto a ripartire. In esclusiva per MilanNews.it si racconta (CLICCA QUI PER LEGGERE L'INTERVISTA INTEGRALE):


Che cos'è per te il Milan?
"Per me il Milan è famiglia. Dal primo giorno in cui sono entrato in questo contesto mi sono sentito parte integrante. Ringrazio il dottor Galliani, il presidente Berlusconi che oggi non c'è più. Ringrazio Mauro Bianchessi che mi è stato vicino e Filippo Galli che mi ha sempre fatto sentire come a casa. E i vari allenatori".

Il Milan è anche la squadra del cuore?
"Ho due squadre del cuore, il Milan e il Real Madrid".

Filippo Galli ha spesso esaltato le tue qualità tecniche, che nel calcio di oggi sono difficili da trovare. 
"Il calcio fantasioso è sempre più raro, ci si limita più agli schemi che i calciatori fanno propri e quando si guardano le partite probabilmente il divertimento è minore. Galli era innamorato della mia tecnica e mi dava consigli. Il percorso che lui vedeva per me era più cauto, diverso da quello che ho fatto. Alla fine le mie abilità mi portavano a giocare con quelli più grandi, al punto che dal settore giovanile ho fatto subito il salto in prima squadra. Aveva ragione, avevo bisogno di un percorso più graduale".

Seedorf ti ha portato in panchina che avevi 15 anni. Qualcuna l'hai collezionata con Inzaghi. È mancato però l'esordio
"Io mi sentivo pronto. Sin dai primi allenamenti mi trovavo a mio agio, con Seedorf mi trovavo benissimo e Kakà dal primo giorno mi ha preso sotto la sua ala. Imparare da lui fu incredibile. Era una grande squadra se ripenso ai giocatori che c'erano. Ho un sogno dentro: tornare un giorno al Milan".