MN - Ordine: "La scelta del direttore sportivo sembra quella il casting per un film"
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Crollo totale del Milan, ora 9° in classifica e fuori da tutto. Una via crucis che è di fatto iniziata in estate, con i problemi legati alla scelta dell'allenatore e che è proseguita dalla prima giornata di campionato, fino al punto più basso toccato contro la Lazio in quella che è stata la terza sconfitta consecutiva. Intervenuto ai microfoni di MilanNews.it, il noto giornalista Franco Ordine ci dice la sua:
Di seguito un estratto (QUI L'INTERVISTA COMPLETA):
I tifosi stanno contestando, il bersaglio principale è la proprietà e anche la dirigenza
"Le colpe maggiori della società sono concentrate in due punti: intanto la scelta del direttore sportivo che sembra quella di un casting per un film. Il secondo punto è quando in estate non è stato scelto il meglio a disposizione per la panchina, cosa che ha provocato questo tsunami emotivo-tecnico. E aggiungo un surplus di tossico nei social e nella tifoseria milanista di cui non ho memoria prima d'ora".
I tifosi rinfacciano l'aver scartato Conte in estate. In una situazione ambientale così complicata, non crede che anche un tecnico come lui avrebbe avuto delle difficoltà?
"Non credo. Lui sa isolare la squadra, lavora duro e ottiene grandi risultati. Lo si vede anche al Napoli pur dovendo fronteggiare con una serie importante di infortuni".
Altra scelta societaria che i tifosi contestano è l'allontanamento di Paolo Maldini
"Lo capisco perfettamente, soprattutto per un motivo: perché Paolo Maldini rappresentava una garanzia per la tifoseria ed era di conseguenza anche un asset positivo per la società. Il punto, però, è che quando le cose andavano bene i meriti erano di Maldini. Ma quando le cose non andavano bene, vedi l'anno del quinto posto in classifica, i demeriti erano della proprietà. Questo è quel che non ha funzionato. Maldini fa la stessa cosa anche dopo lo scudetto, quando se la prende con Gazidis per il mancato rinnovo. Ma un dirigente non può litigare col suo capo azienda, deve andarci d'accordo".
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