Okafor: "Il Milan mi aveva già cercato a gennaio 2023. Parlo spesso con Pioli, sono simile a Leao"
Noah Okafor, arrivato in estate al Milan dal Salisburgo, ha rilasciato queste parole ai microfoni di Trasfermarkt: "Sono arrivato in Italia con un piccolo infortunio, quindi inizialmente sono rimasto ad allenarmi lontano dalla squadra, che era in tournée negli Stati Uniti".
Sull'arrivo al Milan: "Mi avevano contattato già dopo la partita di Champions League, quando gli feci gol nella fase a gironi 2022/23. Non si è riusciti a trovare un intesa per il mercato invernale ma fortunatamente ci siamo riusciti l'estate scorsa. Avevo altre opzioni ma sono stato affascinato fin da subito dal Milan. Per me è un grande passo in avanti, non bisogna dimenticarlo ma ho grande fiducia in me stesso".
Sul peso delle aspettative: "È questione di sapersi adattare. Sapevo come sarebbe stato venire qui. A San Siro ho giocato da avversario con l'RB. Qui è tutto diverso, hai un big match a settimana, lo stadio è sempre pieno. Se sai calarti correttamente in un contesto simile, non puoi augurarti cosa migliore di questa. Forse solo due, tre club considero più grandi del mio. Ho trovato subito un ambiente caloroso e sono entrato immediatamente in sintonia con gli altri compagni, molto dei quali nuovi anche loro. Leao mi hai aiutato molto ad integrarmi".
Su Leao: "Abbiamo caratteri simili (ride, ndt). Condividiamo le stesse idee, in campo e al di fuori. Amiamo scherzare e siamo giocatori vicini per caratteristiche. La concorrenza con Leao? Non mi crea preoccupazione questa cosa. Ero consapevole che non sarei stato una prima scelta e che avrei dovuto pazientare per avere la mia occasione. Io devo farmi trovare pronto, meritarmi questo posto e così diventarne un titolare. Si possono fare progressi anche in breve tempo. Qui ci sono giocatori con grande esperienza. Posso imparare in ogni allenamento e spezzone di gara. Il mister mi parla spesso, conosce le mie qualità e le tiene in considerazione. Mi ha detto di continuare per questa strada. Verrà il mio giorno".
Sul Milan: "Io prendevo sempre il Milan a Pro Evolution Soccer (ride ancora, ndt). Avevano i migliori calciatori in rosa, ha vinto la Champions League per 7 volte. Come potevo non ammirarlo? Il mio obiettivo da bambino era raggiungere un livello di squadra così alto. Ora ci sono. Sto bene e così vorrei restare, libero da infortunio. Sul ruolo? Mi sento un'ala sinistra ma lì c'è Rafael e devo aver pazienza, ma mi vedo bene anche come seconda punta".
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