Pastore: "Per la panchina del Milan serve qualcuno che non dico sia un nome sicuro, ma quantomeno più affidabile di allenatori stranieri"

Nel corso del consueto appuntamento con il podcast di Cronache di Spogliatoio 'Elastici', il collega de Il Foglio Giuseppe Pastore ha detto la sua su chi potrebbe essere la miglior combo possibile (allenatore più direttore sportivo) per il Milan nella prossima stagione.
"Dando quasi per scontato, ciò che scontato non è, cioè che Igli Tare sia il favorito per diventare il direttore sportivo del Milan, io andrei assolutamente un allenatore italiano, forse anche con la maiuscola, ma rimaniamo sulla nazionalità, anche perché non penso che il Bologna se ne privi dopo una sola stagione. Ci sono alcuni allenatori, uno su tutti, Allegri, disponibile. Ce n'è un altro, Sarri, con cui Tare non va d'accordo, come abbiamo scoperto di recente. I nomi sono pochi, soprattutto se vuoi fare un Milan che deve rientrare in Champions. Il progetto è bello ma il Milan avrà l'assoluto bisogno di non fallire per il secondo anno di fila la Champions. Quindi serve, non dico Conte, che peraltro potrebbe anche rientrare in queste dinamiche".
Pastore ha poi continuato: "Allegri e Tare credo abbiano un buon rapporto. L'idea per aprire anche un discorso più ampio potrebbe anche essere Italiano secondo me. Non penso Fabregas, Idem De Zerbi. Andrei su uno che conosce bene la Serie A e la difficoltà di andare ad allenare il Milan. L'abbiamo visto anche con Thiago Motta quest'anno: la Juve è comunque un animale strano per un allenatore che non ha esperienza ad alti livelli. Serve qualcuno che non dicos sia un nome sicuro, perché di quelli c'è Conte e basta, però quantomeno più affidabile di allenatori stranieri".
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