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Alessandro Orlando: "Leao grande punto interrogativo. Troppo umorale e discontinuo"

ESCLUSIVA MN - Alessandro Orlando: "Leao grande punto interrogativo. Troppo umorale e discontinuo"MilanNews.it
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Ieri alle 16:00Primo Piano
di Gaetano Mocciaro

Il doppio ex di Milan e Udinese, Alessandro Orlando (campione d'Italia e d'Europa con i rossoneri nel 1994) commenta il giorno dopo la sfida di San Siro che ha visto la squadra di Paulo Fonseca vincere di misura, dopo una partita giocata prevalentemente in inferiorità numerica. In esclusiva per MilanNews.it

Alessandro Orlando, Fonseca ha osato con diverse esclusioni. Ma alla fine sono arrivati i tre punti
"Non è scesa la formazione migliore, ma credo che Fonseca abbia fatto le sue scelte in maniera ponderata, prendendosi tutti i rischi del caso. È stata una bella partita e una vittoria meritata, perché nella mezz'ora in parità numerica il Milan è stato super, dando l'impressione di poter far sempre male all'Udinese. Diciamo che i rossoneri sono anche stati avvantaggiati dall'atteggiamento remissivo dei friulani che non hanno ancora una propria identità se non magari qualcosa di accettabile nella fase difensiva".

Milan che ha anche saputo soffrire
"Il Milan è stato bravo a compattarsi, Fonseca ha ridisegnato il modulo e alla fine la squadra non ha sofferto, se non in un paio di occasioni. Certo, l'Udinese non ha mai accelerato, ha creato una superiorità sterile e prevedibile con cross che non hanno mai messo in difficoltà i rossoneri".

Fonseca è sotto esame dal primo giorno, l'Udinese e il Brugge sono ritenute tappe importanti per la sua posizione
"Qualsiasi allenatore che arriva al Milan è quotidianamente sotto esame. A me non dispiace, ho visto buone partite in pre-campionato. La squadra è cambiata parecchio, ci sono interpreti nuovi e ci vuole tempo. Ma non sta dando una brutta impronta alla squadra. Certo, ci sono alcune problematiche con dei giocatori, anche se son cose di spogliatoio e la verità non la sa mai nessuno se non chi è all'interno. A me comunque Fonseca non dispiace, perché è un allenatore innovativo con idee valide".

Leao escluso per scelta tecnica è stata una mossa coraggiosa
"A me Leao non piace. A vederlo ha grandissime qualità ma è talmente discontinuo e umorale che da allenatore non ci farei affidamento".

L'uomo della partita per molti è stato Pulisic, praticamente ovunque contro l'Udinese
"Completamente un altro giocatore rispetto all'ano scorso, dà sempre l'anima aggiungendo qualità e quantità. È il lato positivo di questo Milan".

Assente per squalifica Theo, che come Leao sembra nel limbo dei giocatori destinati a diventare fuoriclasse o meno
"A me piace tantissimo per dinamismo, qualità, cattiveria calcistica. Magari non ha il carisma o la professionalità di Paolo Maldini, se vogliamo fare un paragone comunque stupido, perché di Paolo Maldini ce n'è uno solo. Ma a me Theo piace tantissimo perché è un po' esuberante, fuori dalle linee per come interpreta il gioco. Che sia fuoriclasse non lo so, ma è un nazionale francese e ha fatto delle grandi cose e gol decisivi. Non possiamo discuterlo per un momento di difficoltà, anche se da uno come lui ci si aspetta sempre di più". 

Catena sinistra che è stata spesso croce e delizia
"Se Leao facesse quel che tutti sperano la catena di sinistra sarebbe coperta per anni, dato che sono entrambi giovani. Sarebbe una fascia di grandissimo livello, ma come detto c'è il grande interrogativo Leao, più di Theo".