Francisco Sebe (O Jogo) su Conceição: "Ha tutte le conoscenze e capacità per fare un buon lavoro al Milan"
Sergio Conceiçao è il nuovo allenatore del Milan. Dell'ex Porto, subentrato in panchina a Paulo Fonseca il giorno dopo il pareggio contro la Roma, ha parlato in esclusiva ai microfoni di MilanNews.it il collega di O Jogo Francisco Sebe.
Come giudica il lavoro di Conceiçao al Porto? Quali sono le sue migliori qualità tattiche e/o di gestione dello spogliatoio? I tifosi del Porto sentono già la sua mancanza?
“Credo che i numeri di Sérgio Conceição al Porto parlino da soli. In sette stagioni è diventato l'allenatore con il maggior numero di partite nel club, superando il leggendario José Maria Pedroto, e anche quello che ha vinto più titoli (11). Nella sua prima stagione, nel 2017/18, ha interrotto una striscia negativa di quattro stagioni senza titoli, riportando il Porto allo stesso livello delle rivali, se non addirittura più alto. Parlando di moduli si è dimostrato un grande fan del 4-4-2 (la stagione 2021/22 è stata la sua più brillante, a mio avviso), ma è un allenatore flessibile e capace di cambiare a seconda delle esigenze. La scorsa stagione ha optato più per un 4-2-3-1. Per quanto riguarda i tifosi, forse è troppo presto per parlare di nostalgia. Dopo sette stagioni l’addio di Conceição sembrava naturale. In questo momento il Porto è primo a pari merito con lo Sporting, sta lottando per la qualificazione all'Europa League ed è in semifinale di Coppa di Lega. Hanno già vinto la Supercoppa. Credo sia troppo presto per parlare di tifosi che lo rimpiangono”.
Come è finita tra il Porto e Conceiçao? Quali sono stati i problemi?
“Giorni prima dell’elezione del presidente Porto, Conceição ha rinnovato il suo contratto con il club, ma è parso subito chiaro che l’eventuale l'arrivo di una nuova struttura dirigenziale, guidata da André Villas-Boas, avrebbe potuto portare cambiamenti a vari livelli. Ecco cosa è successo: l'allenatore è arrivato a fine ciclo e ha lasciato il club a fine stagione. Il problema è stato che Vítor Bruno, ex assistente di Conceição, è stato scelto come suo successore e il modo in cui è stato gestito il processo non è piaciuto a Sérgio, che ha visto il fatto come un tradimento. L’addio quindi non è avvenuto in buoni rapporti, ma nel frattempo ci sono state comunque diverse dimostrazioni di apprezzamento da parte di Villas-Boas per il lavoro svolto da Conceição negli ultimi sette anni”.
Al Milan il problema principale di Fonseca era la gestione dello spogliatoio, come dimostrano gli screzi avuti con Leao e Theo Hernandez. Come giudica una personalità come quella di Conceiçao in una squadra come il Milan?
“Allenare una grande squadra significa lavorare con grandi giocatori e, come abbiamo visto in tanti altri casi, personalità ed ego non sono sempre facili da gestire. Conceição è noto per i suoi standard elevati, come può testimoniare qualsiasi giocatore che abbia lavorato con lui, e chiunque non raggiunga i livelli richiesti di impegno avrà vita difficile. Detto questo, credo che giocatori come Leão e Theo Hernández, tra gli altri, saranno motivati dalle richieste importanti dell'allenatore portoghese. In effetti, in tanti anni al Porto, abbiamo visto giocatori alzare più volte il proprio livello sulla base di queste richieste. Potrebbe anche essere il contesto ideale per portare i giocatori importanti del Milan fuori dalla loro zona di comfort, in modo che possano continuare a crescere”.
È sorpreso che ci abbia messo così tanto a trovare una squadra?
“A dire il vero non mi ha sorpreso. Dopo il grande lavoro svolto al Porto, spesso senza le basi di una struttura manageriale forte e con il club in un momento finanziario delicato, era facile capire che Conceição sarebbe andato verso una grande sfida in una big europea. Il Milan si adatta perfettamente a questa idea in un campionato che Sérgio conosce bene. Inoltre, le richieste ricevute nell’ultimo periodo, ad esempio Nantes, Botafogo e Corinthians, non erano in linea con i desideri dell'allenatore”.
Come è stata accolta in Portogallo la notizia dell'arrivo di Conceiçao al Milan?
“L’unica cosa sorprendente è stata la tempistica. La situazione di Paulo Fonseca non era di certo ideale, ma la notizia del suo esonero è arrivata poco prima, e intendo ore prima, della partita con la Roma! Subito dopo è stato fatto il nome di Sérgio Conceição come opzione concreta e tutto si è svolto rapidamente. Non c'è nulla di sorprendente: Il Milan era già stato annoverato come una delle possibilità in estate e, dato il contesto (un club storico, italiano e che gioca in Champions League), aveva tutte le condizioni per accontentare Conceição. Credo che farà un buon lavoro. Ha le conoscenze e le capacità per farlo”.
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