Milan: ascoltate le grida dei tifosi. Servono DS, club manager e mercato. Peso politico zero, l’altro deficit

Milan: ascoltate le grida dei tifosi. Servono DS, club manager e mercato. Peso politico zero, l’altro deficitMilanNews.it
giovedì 2 gennaio 2025, 00:00Editoriale
di Franco Ordine

Tra i buoni propositi per il nuovo anno, c’è uno che sovrasta tutti gli altri. Ed è il seguente: bisogna ascoltare le grida provenienti dal popolo dei tifosi. Non tutti, intendiamoci. Perché c’è ormai, colpa dei social, chi per acchiappare clic e incrementare i clienti dei propri account, riesce solo a vomitare insulti, a inventare di tutto. Il Milan uscito malconcio dal 2024, ha l’obbligo di ascoltare le grida di dolore sincero provenienti dal suo popolo sincero di tifosi che è poi la risorsa maggiore, spesso sottovalutata. Cosa chiedono? È molto semplice. La prima richiesta non più rinviabile: potenziamento del management sportivo che vuol dire nuovo ds, esperto e competente, club manager che stia a Milanello a guardia del bidone e una visione complessiva meno improvvisata. Perché le difficoltà registrate dalla prima squadra si ritrovano puntualmente in Milan Futuro dove il campionato è stato improvvisato invece che pianificato e nel settore femminile. In parte solo il settore giovanile che finisce con la primavera sta dando qualche frutto grazie alla guida di Vergine e Guidi, ds e tecnico.

Seconda richiesta: cosa fare sul mercato. Con l’arrivo di Conceição è stata congelata la folle idea di considerare la cessione di Tomori, più spinta da Torino che realmente presa in considerazione a casa Milan. Poi bisogna dare un’occhiata all’organico e trarne le conseguenze: con Bennacer in piena salute, prendere anche Bondo dal Monza non è un grande sacrificio. Aggiungere in attacco Kolo Muani può essere una soluzione utile per tutti. Ma il bene più prezioso è ancora un altro: recuperare alla causa tutti quelli trascurati da Fonseca, a cominciare da Calabria per finire appunto a Tomori e Pavlovic. Serve l’unità del gruppo che spinge forte tutti i giorni.

Infine c’è un aspetto politico che viene spesso trascurato. A livello di federazione, Lega Serie A e settore arbitri, il Milan conta praticamente zero. Lo si è visto in occasione del rinvio di Bologna-Milan che avrebbe forse potuto dare una svolta alla stagione, magari solo per il fatto di aver i due squalificati Theo e Reijnders utilizzabile contro il Napoli di Antonio Conte. È qui che il Milan deve scovare una figura che si occupi di questioni arbitrali e regolamentari. Scaroni ha troppi impegni professionali, fa fatica a seguire il dossier stadio, figurarsi se può occuparsi di questo aspetto. Perché un altro deficit è la contabilità degli errori arbitrali subiti che sta diventando molto pesante. Il riferimento al mancato rigore su Reijnders a proposito di Milan-Roma (sull’1 a 0) è solo l’ultimo in ordine di tempo.

Conceição si è comportato come un sergente di ferro. Ha subito dato una sterzata alle abitudini della casa, via il giorno di riposo, sveglia mattutina, allenamenti della durata di due ore e passa. È quello che serviva? Probabilmente sì. Serviva anche questo. Ma quello che serve principalmente sarà recuperare le migliori risorse, dare un assetto più solido alla fase difensiva e fare risultati nel mese di gennaio, decisivo. Ai primi di febbraio, quando c’è il derby, il Milan può essere fuori da tutto.