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Jankulovski: "Ai miei tempi non ti azzardavi a sbagliare, serve un leader. Morata? Non è 'cattivo'"

ESCLUSIVA MN - Jankulovski: "Ai miei tempi non ti azzardavi a sbagliare, serve un leader. Morata? Non è 'cattivo'"MilanNews.it
© foto di DANIELE MASCOLO
Oggi alle 17:00Primo Piano
di Gaetano Mocciaro

Riparte il campionato col Milan chiamato a rialzarsi dopo la sconfitta di Firenze. C'è l'Udinese, partita fortissimo e davanti in classifica ai rossoneri. Grande doppio ex della sfida, Marek Jankulovski, si è concesso ai nostri microfoni. Ecco le sue parole a MilanNews.it.

Che impressioni hai avuto dal Milan quest'anno?
"Difficile giudicare da lontano, anche se ho visto diverse partite del Milan in questa stagione. E si vede che Fonseca deve ancora conoscere l'ambiente. Ci vuole tempo, anche se con le grandi squadre non ne hai tanto".

Si riparte dopo una sconfitta e soli 11 punti. E un clima non certo dei migliori
"Come può esserci soddisfazione, le ambizioni del Milan sono sempre più alte. Si percepisce che manca l'entusiasmo".

Fonseca è in discussione praticamente da inizio stagione
"Tutti si aspettavano un nome più forte, un vincente come Conte, diciamo. Se poi non arrivano i risultati non è facile, anche se devo dire che il derby l'ha preparato perfettamente, ho visto una squadra tosta e compatta. Peccato manchi la continuità, ma non solo".

Cos'altro?
"Quelle piccole cose che fanno la differenza… Theo che calcia un rigore che non deve calciare, altri atteggiamenti tipo il cooling break. La gente guarda e si chiede il perché".

Altri tempi, i tuoi
 "Ai miei tempi erano leader tutti, non succedevano queste cose. E se sbagliati c'erano Paolo (Maldini), Billy (Costacurta), Rino (Gattuso), Cafu che ti rimproveravano. Non ti azzardavi nemmeno a ripetere l'errore. Parliamo di giocatori che hanno giocato per anni e anni al Milan e hanno vinto tutto, campioni fatti e finiti che avevano costruito la loro autorevolezza".

Manca un leader in questo Milan
"Ci sarebbe Ibrahimovic, ma non è più in campo. Ci vorrebbe gente che ha vinto qualcosa. In campo il leader non lo vedi. Dovrebbe essere Theo, ma poi vedi come si fa espellere a Firenze, per non parlare del rigore che non doveva calciare. Lo stesso Leao è forte, ma poi bisogna anche comportarsi bene. Speriamo in Morata, che è un campione e un ragazzo per bene. Ma, per l'appunto, è 'per bene' e non cattivo come lo poteva essere Ibra. I leader servono, altroché, ed è un problema se mancano".

Si torna a giocare: cos'è per te Milan-Udinese?
"Rivedo la mia carriera in Italia, 9 anni di lavoro e di felicità. Certo, non dimentico nemmeno Napoli dove ho iniziato. Tante vittorie, tanti amici. Milano e Udine sono due seconde case e sono felice di aver lasciato bei ricordi. Mi aspetto una bella partita".

I friulani sono davanti in classifica ai rossoneri
"Squadra giovane, allenatore poco conosciuto. Occhio a come giocano in trasferta, hanno buone ripartenze e per il Milan possono essere pericolose".

Sei molto vicino al Banik Ostrava, squadra della tua città natale. Ci sono nomi che suggerisci per il Milan o per il calcio italiano? 
"Squadra giovane, abbiamo fatto i preliminari di Conference League uscendo ai rigori contro il Copenaghen. Diciamo che per l'Italia c'è un giocatore che potrebbe essere interessante, si chiama Tomas Rigo, è un centrocampista di 22 anni ed è nazionale slovacco".