Finalmente il carattere: avanti Milan

Finalmente il carattere: avanti MilanMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
giovedì 4 ottobre 2012, 16:00Primo Piano
di Emiliano Cuppone

Vittoria fondamentale quella di ieri sera, nel momento più delicato il diavolo trova la forza ed il carattere che troppo spesso gli erano mancati in questo inizio di stagione e porta a casa una partita dal peso specifico incredibile.
Tre punti fondamentali per il girone di Champions, con il diavolo che vince in casa di quella che alla vigilia sembrava la rivale più accreditata e resta nella scia del Malaga, capofila da affrontare nelle prossime due partite che ci diranno tanto sul cammino rossonero in Europa. Al contempo arriva una vittoria che fa morale, di quelle che fanno urlare al triplice fischio in un mix di gioia e tensione da scaricare, conquistata con i denti, con sofferenza e voglia di vincere, una vittoria del gruppo. La vittoria degli occhi cattivi del Faraone, dell'orgoglio di Abbiati, della grinta di De Jong.
Per come si era messa la partita sembrava di dover assistere nuovamente ad una partita riuscita solo a metà. Primi venti minuti splendidi, solita partenza convincente, ma con un balzo in avanti significativo sotto il punto di vista del gioco, il diavolo convince e trova due gol, si scontra nuovamente con la fortuna (chiedere ad Emanuelson ed alla sua prima rete europea con la maglia rossonera), trova conferme nella perla di El Shaarawy. Poi ancora una volta il calo di concentrazione, lo spazio lasciato allo Zenit e quell’uno-due russo a cavallo delle due frazioni di gioco che avrebbe steso anche la più solida e collaudata delle formazioni. Un calo fisico evidente (possibile che si facciano ancora sentire i carichi di lavoro dell’estate?) ed il timore vivo di gettare al vento un’altra occasione, come accaduto sabato a Parma. Ma il Milan ha saputo ricompattarsi, riprendere in mano le redini del gioco e conquistarsi una vittoria alla fine dei conti meritata, se non altro per la forza d’animo di una squadra che sin qui era apparsa troppo molle, mentre in Russia ha saputo riscoprire l’animus pugnandi del diavolo d’Europa.
L’avevamo detto a più riprese prima del match, una vittoria in casa di Spalletti sarebbe stata vitale, per la classifica e, soprattutto, per il morale di una squadra che appare in continua crescita e bisognosa di quella fiducia che solo le vittorie importanti sanno regalare. Il tutto a pochi giorni dal derby di campionato, dall’occasione di ricucire lo strappo in campionato e riavvicinarsi alle posizioni di vertice. Attendendo l’esibizione europea dell’Inter di Stramaccioni, il Milan si affaccia alla stracittadina con l’aria di chi inizia a crederci, col morale alto e la voglia di dare continuità a quanto di buono visto nelle ultime gare.
La speranza è di vedere un diavolo capace d’imporre il proprio gioco lungo tutti i 90 minuti, provando ad alzare l’asticella una partita dopo l’altra, cercando di mettere in campo la stessa qualità ammirata nei primi 20 minuti di San Pietroburgo e lo stesso carattere del secondo tempo. Prendiamo fiducia da questa vittoria, prendiamo consapevolezza dal crescendo del gioco di Allegri e dalla vena realizzativa di El Shaarawy, con la convinzione che Christian Abbiati sia quello che vola e salva per almeno sei volta la porta e non quello che esce a vuoto sul calcio d’angolo di Hulk e regala il pari allo Zenit.
Allora avanti Milan, continua a crescere, prova a stupirci, cerca di regalare ai tuoi tifosi la gioia più grande nella partita più sentita all’ombra della Madonnina, nella settimana più importante, nel momento più delicato, perché qui o si fa il Milan o si muore!

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