Gazzetta - Milan, è il momento di fare gruppo. Pioli mantiene la stessa routine e si affida a Ibra
I giorni che mancano all'importantissima sfida contro l'Atalanta di domenica pomeriggio sono sempre di meno. Inevitabile - e anche giusto - che la tensione cresca soprattutto in un gruppo giovane come quello del Milan che, nelle prossime due settimane, si gioca un sogno. Gruppo giovane, sicuramente, ma che ha dimostrato più volte la sua forza mentale, soprattutto nelle ultime settimane.
La routine non cambia
Come riporta questa mattina la Gazzetta dello Sport, mister Stefano Pioli non ha voluto cambiare nulla nella programmazione di questa settimana di avvicinamento alla sfida di San Siro contro l'Atalanta, nonostante la partita sia sicuramente diversa dalle altre. Stesso programma con il martedì libero, stessi menù, stesso albergo e addirittura anche la stessa musica negli spogliatoi. In poche parole, se uno entrasse oggi a Milanello vivrebbe il solito clima disteso e sereno che si vive ormai da tempo. Proprio questo è il segreto: mantenere l'ambiente concentrato ma con le stesse abitudini di sempre, per non andare a rischiare di inceppare un meccanismo che sta funzionando alla grande. Il Milan sa che si sta giocando un qualcosa che forse in pochi si aspettavano a inizio stagione ma vuole viverlo con la stessa leggerezza che, molto probabilmente, gli ha permesso di raggiungere questi risultati.
Da Ibra a Maldini: quanto conta l'esperienza
Giusto il clima sereno ma concentrato, giusta la gioventù del gruppo squadra ma l'esperienza di chi queste situazioni le ha già vissute tante volte in carriera è fondamentale. Come riporta sempre la Gazzetta, in questo rush finale, Pioli fa affidamento su Zlatan Ibrahimovic. Vero che il fuoriclasse svedese per quasi tutta la settimana segue un programma di allenamento personalizzato e dunque non svolge le sedute con i suoi compagni ma ci parla in continuazione, esattamente come fa dalla panchina per tutta la partita nelle ultime uscite della squadra rossonera. Anche la presenza della dirigenza a Milanello, costante, aiuta. Soprattutto quando il tuo direttore dell'area tecnica si chiama Paolo Maldini, che si ritrova spesso a parlare con il gruppo e con Pioli stesso. Tra gli altri motivatori del gruppo anche il capitano Romagnoli che, nonostante le poche presenze da febbraio in avanti, si fa sentire nello spogliatoio e Davide Calabria, il vice capitano rossonero. Loro non hanno mai vinto molto in carriera ma conoscono il Milan da tempo e hanno vissuto gli anni più difficili.
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