Gazzetta - Vent'anni dopo, ancora derby: 6 giorni elettrici che valgono una finale

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giovedì 20 aprile 2023, 08:00Primo Piano
di Francesco Finulli

Sono passati vent'anni ma il ricordo di sei giorni elettrici, vissuti sul filo del rasoio da giocatori, allenatori, tifosi, rimane vivissimo nella mente di tutti. E quest'anno la storia si ripeterà: Milan e Inter si giocheranno l'accesso alla finale di Champions League, un italiana - una milanese - sarà protagonista dell'atto finale a Istanbul il 10 giugno. Ma prima dovrà affrontare la tensione di una rivalità unica al mondo sul palcoscenico più importante di tutta Europa.

Settimana corta

Come scrive questa mattina la Gazzetta dello Sport, allora tra l'andata e il ritorno erano intercorsi solamente 6 giorni: una settimana corta che non aveva fatto altro che alimentare la tensione e la spasmodica attesa per il doppio confronto, dal 7 al 13 maggio. Anche questa volta, la storia si ripete, saranno appena 6 i giorni che passeranno tra la gara di andata (10 maggio, Milan in casa) e quella di ritorno (16 maggio, Inter in casa). In vent'anni il panorama calcistico in Italia e in generale in Europa è stato stravolto: le due milanesi erano tra le squadre migliori del mondo e il campionato italiano ancora uno dei più ambiti, con i fuoriclasse che sgomitavano per venire a giocarci. In quell'anno ci fu semifinale tutta italiana, per la prima volta, seguita da una finale tutta tricolore, sempre per la prima volta. Il Milan e l'Inter erano in mano alle grandi famiglie storiche, Berlusconi e Moratti, e anche dal punto di vista economico eravamo noi a dettare legge: nel 2001 i rossoneri avevano avuto la serenità di rifiutare un'offerta di 150 miliardi di vecchie lire da parte del Real Madrid per Shevchenko...

E oggi...

Oggi le cose sono un pochino diverse. Il calcio italiano festeggia la seconda semifinale tutta italiana in Champions League quasi come se fosse una vittoria. I grandi campioni non fanno più la fila per venire in Italia ma anzi, sfruttano il nostro campionato come trampolino di lancio: oggi il Milan deve impegnarsi per trattenere i suoi giocatori migliori come Leao o Maignan. Oggi, le due milanesi, hanno un fatturato che rispetto alle altre due semifinalista fa impallidire: il Milan fattura 264,9 milioni, l'Inter 308,4, il City 371 e il Real addirittura 713,8. Una differenza, specialmente con le merengues, abissale. Le due squadre cugine per da qualche tempo hanno cambiato passo e cercano di mettersi al passo con un processo di internazionalizzazione: questa volta in tribuna non ci saranno nè Berlusconi nè Moratti, ma l'americano Gerry Cardinale e il cinese Steven Zhang. In vent'anni tante cose sono cambiate ma ciò che non passerà mai è la rivalità e la tensione che da qui al 16 maggio a Milano si vivranno con un'elettricità unica nel suo genere. Mancano 20 giorni alla gara di andata, ma il derby è già cominciato.