Il mercato e le mezze verità di Galliani
Pensando al futuro, resta difficile trascurare il presente e tralasciare il recentissimo passato, risulta ancora più importante seguire un filo logico, quando il mercato evolve al passo di chi lo gestisce. Il Milan è al centro della scena, Adriano Galliani è chiamato in causa ad ogni occasione e tra le tante uscite, ci sono dei passaggi che meritano più di una riflessione. L'ad rossonero ha già detto che il Milan non può vedersi fuori dalla Champions League, cosa che significherebbe tonfo assurdo, la traduzione che viene di conseguenza è questa: la squadra ad oggi incompleta, vedrà ulteriori movimenti sul mercato e innesti di livello. Se il cerchio trova una sua quadratura, è il fattore economico a sollevare nuovamente dei dubbi. Per portare in rossonero giocatori di livello, servono comunque investimenti, i soli prestiti con promesse o obblighi di riscatto, non garantiscono il buon esito delle varie operazioni, soprattutto oggi che la liquidità è dote in possesso a pochi e chi vende, lo fa solo a ragion veduta. "Al 99% Thiago Silva e Ibra resteranno al Milan", "Pato resta al Milan, non partirà neanche in prestito", tantissime e secche sono le chiusure in tackle effettuate da Galliani in materia di calciomercato, ma se è vero che i big resteranno in rossonero, è pur vero che oggi ci sono degli ostacoli economici che frenano la società. Da dove arriveranno i soldi per il mercato del Milan? Come risaputo gli scenari mutano con una frequenza impressionante e smentiscono ogni parere speso qualche istante prima, il dato di fatto è quello che riguarda la voce arrivi-tesoretto. I nomi accostati al Milan sono tanti, tutti o quasi utili, molti comunque costosi, le finanze oggi non aiutano nella comprensione del quadro.
Ernesto Bronzetti da sempre vicino alla società, nei giorni scorsi ha spesso affiancato Galliani (ospiti entrambi della MSC), le parole del dirigente milanista riguardanti Thiago Silva sono state chiare, ma qualcosa non torna. Se è vero che i rapporti vantati dal n.2 rossonero con le varie dirigenze (Barcellona in primis) sono ottimi, è pur vero che mai e poi mai, si sarebbe mosso in prima persona per incontri prolungati o soggiorni in loco, onde evitare spifferi e benzina per i rumors. Bronzetti è un uomo di fiducia in via Turati, c'è stato lui in passato alla regia di importanti arrivi o dolorose cessioni, quindi è immaginabile che la società possa aver dato mandato al mediatore, per intavolare trattative o comunque, mantenere viva qualsiasi pista. La permanenza di Bronzetti a Barcellona potrebbe avere un certo senso, la partenza verso Madrid e il colloquio con il Real, un altro significato. Adriano Galliani si è defilato, a sondare il terreno e allacciare rapporti potrebbe esserci il suo fidatissimo amico. La situazione si evolve, alle indiscrezioni sono seguiti pochissimi fatti, tante sono le verità emerse in questi giorni, qualcuna più convicente, altre nettamente meno.
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