Fonseca: "Theo? Non è una punizione. Morata ha la tonsillite"
Amici e amiche di MilanNews.it, a breve mister Paulo Fonseca prenderà parola dal centro sportivo di Milanello per presentare in conferenza stampa la sfida di domani sera contro l'Hellas Verona. Ad oggi la classifica del Milan è disastrosa, con i rossoneri che occupano l'ottavo posto, rimanendo totalmente fuori dalla zona Europa. Serve una sterzata e serve immediatamente, anche senza i 7 infortunati che non saranno al Bentagodi. Rimanete con noi ed il nostro live testuale per seguire tutte le dichiarazioni del tecnico portoghese.
14.33 - Comincia la conferenza stampa di Paulo Fonseca.
Che le partite siano importanti lo sappiamo. Ma domani è particolarmente importante?
"Penso che tutti i giorni che sono qui ho detto le stesse cose: tutte le partite sono importanti. Fino a fine stagione saranno tutte partite importanti. Domani è una partita difficile, ma come sempre abbiamo lavorato per arrivarci in condizione per poter vincere".
Come ha visto Theo in allenamento? Ci ha parlato?
"Come faccio sempre abbiamo parlato prima della partita. Per me la situazione di Theo è facile da spiegare. Ha giocato tanto, è stato in nazionale. Non ha ancora trovato la miglior condizione fisica, magari ha bisogno di ritrovare le condizioni per stare bene. Theo è importantissimo per noi. Non è mai una punizione per lui, è semplicemente per farlo tornare nella condizione migliore. Continuo a dire che per me è il miglior terzino del mondo".
Com'è l'atmosfera a Milanello?
"Io so come stanno le cose, voi non avete la possibilità di guardare gli allenamenti. Magari uno di questi giorni venite a vederli per vedere l'atmosfera della squadra: è bellissima. È sempre buono avere una buona atmosfera. È stata una settimana come le altre, con un buon clima per lavorare. Quando è così è più facile lavorare. Non ho mai sentito la squadra senza fiducia dopo la partita, senza voglia di lavorare, con tristezza... Mai sentito questo".
Però il clima al di fuori di Milanello non è dei migliori. I giocatori come vivono questi giorni?
"Tutti noi capiamo la frustrazione dei tifosi, devo dire che non c'è nessuno che vuole vincere più di noi. Lavoriamo per vincere, capiamo i tifosi. I ragazzi sono forte, capiscono i tifosi. Quello che possiamo fare è lavorare per cambiare i risultati, i tifosi lo meritano. Questo è quello che possiamo fare, capendo e rispettando la protesta dei tifosi".
Da 0 a 10 che voto dai a questa squadra oggi? Che margini di miglioramenti ci sono?
"Non mi piace fare questo esercizio, io vedo le cose in un modo e gli altri in un altro modo. Magari viene frainteso il mio metro di giudizio, è meglio non farlo. Margini di miglioramento? Possiamo migliorare tanto nei risultati. Miglioreremo tanto, sono sicuro di questo".
Si riferisce alle critiche di ex allenatori?
"Io non ho guardato niente, ma dobbiamo rispettare le opinioni degli altri. Magari ora sono più giuste perché se guardiamo i risultati è più facile farlo. Ma noi dobbiamo rispettare sempre tutti".
Ha parlato con la società per il mercato?
"Adesso so che comincia ad essere il tema principale delle conferenze, ma è presto. Quello che posso dire è che parliamo sempre, la società è sempre attenta al mercato e se abbiamo bisogno loro sono sempre pronti per intervenire".
Le lacune si colmano con il lavoro o con il mercato?
"Noi possiamo valutare le partite. Lavoriamo valutando quello che succede in partita. E succede, nel poco tempo che lavoriamo, per esempio: abbiamo avuto un problema di difesa in area a Cagliari. Lavoriamo su questo problema. Mai da Cagliari ha avuto lo stesso problema sui cross. Se guardiamo i gol presi non è più successo. Dopo, la partita successiva è diversa e lavoriamo su cose diverse. Noi sfruttiamo il poco tempo che abbiamo lavorando per migliorare guardando le partite. E la squadra è migliorata in tante cose, anche se so che i risultati non lo dimostrano. Quali sono le partite in cui abbiamo avuto problemi tattici, o partite in cui l'altra squadra è stata molto più brava di noi? Un tempo contro il Liverpool, lì non abbiamo avuto possibilità. Poi altre non ne ricordo. È una questione di testa, di atteggiamento: è questo il problema principale della squadra. Lavoriamo su tante cose per migliorare e per creare uno spirito di squadra forte. Ci siamo? No, abbiamo ancora molto su cui lavorare".
Qual è il sogno di Paulo Fonseca?
"Vincere col Milan".
Non chiude mai gli occhi e pensa, sogna... ?
"Tante volte (sorride, ndr). Ma non è solo credere, è venire tutti i giorni qui per lavorare e migliorare la squadra".
Ora ci sono delle partite per provare a fare una serie di vittorie, anche con la Supercoppa...
"Le vittoria portano fiducia a noi e ai tifosi. Se vinciamo queste partite di cui hai parlato e facciamo una buona Supercoppa porta fiducia e un'altra immagine della squadra".
Milan ottavo, tifosi in contestazione... Si sente a rischio?
"Onestamente no. Non mi sento a rischio. È vero, se parliamo di risultati. Ma tante volte si parla di cose che non si sanno. Ma non posso venire qui e parlare di quello che non penso. Se guardiamo i risultati abbiamo molto da fare, ed è quello che ho detto. Ma sappiamo cosa dobbiamo cambiare in questa squadra".
Cosa manca alla squadra che giustifichi la differenza di punti con le prime posizione?
"La mia opinione è che non mi sembra un problema tattico o tecnico. Quando non abbiamo vinto, non tutte le partite ma quasi tutte, di cosa si è parlato? Sempre della stessa cosa. Per me è qui (indica la testa, ndr). Tutti parlano del vero problema di questa squadra. Questa settimana ho guardato tutti i gol che abbiamo preso in stagione: non ho dubbi. E non parlo solo quando non vinco le partite. Hanno detto questa cosa dopo il Genoa. Ma io faccio un'analisi di tutto, non solo del risultato. Non è che se vinciamo allora abbiamo fatto tutto bene. Col Genoa non abbiamo vinto ma abbiamo fatto molto meglio che con la Stella Rossa. Ma se guardiamo il risultato ovviamente è diverso".
Jimenez lo considera anche a destra?
"Mi hanno fatto arrivare questa notizia, è incredibile. In questa squadra ha già giocato Torriani, Bartesaghi, Jimenez, Liberali, Zeroli, Camarda. Quando leggo che sono persi tra Milan Futuro, Primavera, Prima Squadra... È incredibile. Dico che siamo in difficoltà con i giocatori. Ho parlato che non avevamo infortuni, poi dopo abbiamo cominciato (ride, ndr). Pulisic era arrivato dalla nazionale con un problema, ora Musah e Loftus. Abbiamo anche Okafor, abbiamo anche Morata con la tonsillite. Ma è così, è un'opportunità per i giovani. Può giocare Camarda? Può giocare Camarda, può giocare qualche giovane... Domani i giovani saranno con noi e qualcuno giocherà".
Come mai c'è questa differenza tra allenamento e partita nell'atteggiamento?
"A volte è difficile trovare la risposta. La settimana è buona, l'atmosfera è buona nello spogliatoio nel pre partita... Penso che quando succede qualche episodio ad inizio partita condiziona la squadra per il resto della partita. È difficile da spiegare, è un problema caratteriale della squadra che non esiste da adesso. Stiamo facendo di tutto per cambiare, i giocatori lo sanno e anche loro parlano di queste cose. Ma dobbiamo dimostrarlo in campo".
I tifosi hanno contestato giocatori e dirigenti ma non lei...
"Io sento lo stesso che sentono i giocatori ed i dirigenti. Sento le critiche ed i fischi come i giocatori. Non sono solo per loro, anzi. Magari sono prima per me. Ma qua siamo tutti insieme. Non credo che i tifosi vogliano più bene a me che ai giocatori. Non mi defilo in questo momento".
Domani Camarda ed Abraham insieme dall'inizio?
"Ad inizio della settimana ho pensato a questa possibilità di avere due attaccanti. Ma con la situazione di Morata penso che non possiamo cominciare con due attaccanti".
Cosa vede di diverso rispetto alle stagioni in cui la Roma, con lei, è finita fuori dalla Champions?
"Non possiamo fare paragoni, sono club diversi con giocatori diversi. Come possiamo fare per migliorare? Con i risultati, avendo l'ambizione di vincere tutte le partite".
I tifosi apprezzano la sua sincerità
"È il mio modo di essere nella vita, fare le cose con la massima serietà e onestà. Ma non solo qui in questo momento, ma sempre con tutte le persone che lavorano con me. Ho la consapevolezza che comunque la cosa più importante sono i risultati. Alle persone può piacere il modo di parlare e comunicare, ma tutti vogliono i risultati. E io sono il primo a volere buoni risultati. Anche se per me è più facile comunicare quando ho buoni risultati, così non mi fate domande difficili. Devo avere dei risultati".
15.01 - Termina la conferenza stampa di Paulo Fonseca.
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