MN - Rinnovo Leao, scatta il countdown per il summit: il punto aggiornato
La settimana che arriverà sarà quella del nuovo incontro tra il Milan e l’entourage di Rafael Leao e mai come negli ultimi giorni, su entrambi i fronti, si respira aria ottimistica sul fatto di poter arrivare a una firma sul rinnovo di contratto. Ted Dimvula, avvocato-agente dell’attaccante rossonero, è atteso a Milano nei prossimi giorni mentre Antonio Leao, papà di Rafa, è già a Milano e assisterà a Milan-Roma di domenica sera. Il nuovo summit tra le parti dovrà portare a una definizione della questione, tra stipendio, clausola risolutoria, durata del contratto, commissioni e lodo Sporting.
INGAGGIO
Il Milan, per Leao, andrà oltre quello che è il sistema interno degli stipendi riconoscendogli il valore di giocatore più forte della rosa. Antefatto: lo spogliatoio, fin dalle interviste post scudetto, ha sempre indicato in Rafa come il calciatore determinante e proprio in virtù di questo status, tutti tifano per il suo rinnovo. In più ci sarebbe un accordo tra i giocatori secondo il quale, qualora Leao rinnovasse il contratto, non debba scattare la caccia all’adeguamento. Anche perché molti big sono già stati blindati nei mesi scorsi con nuovi e lunghi contratti. La proposta del Milan è attorno ai 7-7.5 milioni bonus inclusi. Una somma importante, a testimonianza di come anche il miglioramento dei conti del club stia consentendo a Maldini e Massara di poter mettere sul piatto uno stipendio importante per Leao che, in virtù del “lodo Sporting”, ha necessità di monetizzare il più possibile per alleggerire la sua posizione verso il suo ex club al quale deve, interessi compresi, 19 milioni.
CLAUSOLA RISOLUTORIA
Da via Aldo Rossi vorrebbero mantenere le condizioni attuali, ovvero una clausola risolutoria da 150 milioni attivabile solo da club esteri e nella prima quindicina di luglio. Qui potrebbero volerci delle discussioni faccia a faccia, visto che i contatti tra Maldini, Massara e l’entourage di Leao sono sostanzialmente quotidiani. Potrebbe arrivare una richiesta di abbassamento (il Milan non intende ascoltare offerte al di sotto dei 100 milioni). Ci sono margini di manovra per accontentare tutti.
DURATA DEL CONTRATTO
Su questo aspetto c’è il massimo riserbo da parte di tutti. Due le ipotesi più accreditate: la prima è quella di un rinnovo lungo, fino al 30 giugno 2027, che sarebbe quella sulla quale spinge di più il Milan. La seconda opzione sarebbe quella di un prolungamento fino al 30 giugno 2025, ovvero spostare di un anno l’attuale scadenza che è prevista a giugno 2024. Quest’ultima opzione induce a pensare che sarebbe un modo come un altro per poter pianificare al meglio una cessione di Leao in una delle due prossime finestre di mercato. Si può escludere a priori? No. Si ha la certezza che il rinnovo blindi Leao al Milan per ancora tanto tempo? No. Si può dire che il Milan si andrebbe a tutelare dal punto di vista della forza economica in caso di offerte ufficiali da parte di altri club? Ovviamente sì. È tutto parte di un grande calderone dove ci sono più elementi che muovono i fili, con Jorge Mendes – oggi consigliere speciale di papà Antonio Leao – che non è mai uscito del tutto di scena seppur la procura sia legalmente detenuta da Ted Dimvula.
COMMISSIONI
E’ evidente che davanti a un’operazione simile, ci sarà anche il tema delle commissioni che il Milan dovrà affrontare. Inutile fare le vergini davanti all’evidenza. Ovviamente chi ha lavorato alla questione, in caso di riuscita, chiederà per sé un compenso che, con ogni probabilità, sarà elargito dal Milan e non sarà una cifra bassa.
L’attesa sale, la fiducia cresce, ma mai come in questo caso c’è la necessità di arrivare alla firma per potersi togliere di dosso questo grande fardello dalla testa.
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