Nuovo San Siro, ecco i prossimi passi (e i primi ostacoli). San Donato in attesa: spunta anche un piano B per l'area San Francesco

Nuovo San Siro, ecco i prossimi passi (e i primi ostacoli). San Donato in attesa: spunta anche un piano B per l'area San FrancescoMilanNews.it
Ieri alle 16:00Primo Piano
di Enrico Ferrazzi

Milan e Inter hanno presentato al Comune di Milano il documento contenente l'offerta per l'acquisizione di San Siro e delle aree limitrofe, ma la strada verso il nuovo stadio condiviso tra rossoneri e nerazzurri è tutt'altro che in discesa. Non appena è stato presentato il piano di fattibilità sono già iniziati ad emergere i primi problemi e i primi ostacoli.

PRIMI PROBLEMI - Nel documento di circa 300 pagine consegnato al Comune, si parla anche di quanti soldi Milan e Inter sono disposti spendere per l'acquisto di San Siro e le aree limitrofe. La base di partenza è la valutazione dell'Agenzia delle Entrate, vale a dire 197,1 milioni di euro. Adesso inizia però la fase di negoziazione perchè, secondo le due società e la legge stadi, vanno per esempio detratti i costi di bonifica (sono la voce principale e più dispendiosa). Sarà un altro braccio di ferro perchè il Comune da quell’orecchio non ci sente proprio. A questa questione si aggiunge poi un ostacolo ancora più grosso che rischia di complicare notevolmente le cose, vale a dire le proteste di coloro che sono contro la costruzione del nuovo San Siro. L'Associazione Gruppo Verde San Siro, che raggruppa una parte dei residenti del quartiere, ha per esempio già preannunciato azioni legali importanti, in quanto hanno sono stati promessi ricorsi al Tar ed alla Corte dei Conti. 

I PROSSIMI PASSI - Con tutte queste proteste, si potrebbero allungare notevolmente i tempi del progetto e questo sarebbe un vero problema perchè non va dimenticato che la vendita di San Siro e delle aree limitrofe va conclusa entro l’estate, prima che a novembre scatti il vincolo sul secondo anello del Meazza, che a quel punto non potrebbe essere più demolito e quindi farebbe saltare l'intero progetto del nuovo stadio di Milan e Inter. E' dunque una corsa contro il tempo, anche se il Comune di Milano sta cercando di accelerare e pochi giorni fa la giunta ha approvato la delibera con le linee di indirizzo per proseguire nelle attività. Palazzo Marino pubblicherà, per un periodo di almeno 30 giorni, l'avviso di avvenuta ricezione della proposta e di sollecitazione di eventuali manifestazioni di interesse relativo all'area e allo stadio, anche alternative a quella dei due club. Se questa fase dovesse concludersi positivamente, allora a quel punto i progettisti procederebbero con un aggiornamento del piano preliminare e successivamente sarà possibile consegnare il progetto esecutivo, con un quadro tecnico-economico a supporto. Il Comune dovrà poi aprire una fase di istruttoria, indire la conferenza dei servizi e in quell’occasione si raccoglierà anche il parere della Soprintendenza. Come hanno già annunciato Milan e Inter, l'obiettivo è arrivare all'acquisto di San Siro e delle area intorno al Meazza entro luglio 2025. Nei piani di rossoneri e nerazzurri c'è l'inizio dei lavori nel 2027 e la conclusione di questi nel 2030

E SAN DONATO? - La strada è dunque segnata, ma, come si diceva, tutt'altro che in discesa. E proprio per questo il Milan non ha ancora rinunciato ufficialmente al progetto di costruire da solo lo stadio a San Donato Milanese. Il club di via Aldo Rossi ha già investito parecchi milioni di euro e l'iter è già partito (sta andando avanti l'Accordo di Programma stipulato con Comune, Regione, Città metropolitana, Ferrovie dello Stato e Autostrade). In attesa di capire cosa succederà, nelle ultime settimane è spuntata un'ipotesi (una sorta di piano B) nel caso in cui andasse in porto il progetto del nuovo San Siro: sull'area San Francesco a San Donato potrebbe infatti essere costruito un nuovo centro sportivo e spostare lì tutto il settore giovanile milanista che attualmente si allena e gioca al “Puma House Of Football” in via dei Missaglia a Milano dove il Milan è in  affitto. In questo modo, la società di via Aldo Rossi potrebbe valorizzare l’investimento già fatto.

LE PAROLE DI SCARONI - Intervenuto nei giorni scorsi all'evento “Infrastrutture e Sport: una ricchezza per il Paese" organizzato da PWC con Calcio e Finanza, Paolo Scaroni, presidente del Milan che da anni sta seguendo il progetto del nuovo stadio, ha dichiarato: "Seguo da anni il progetto dello stadio, tanto che sui social mi chiamano persino 'Stadioni'. In questo percorso, però, è sembrato di giocare a un interminabile gioco dell’oca: dopo tanti passi avanti e indietro, siamo tornati all’idea iniziale, segno che forse non era così irrealizzabile. Abbiamo inviato il Docfap la scorsa settimana e ora aspettiamo che il Comune avvii la procedura di assegnazione e convochi la prima conferenza dei servizi. Speriamo che tutto si muova rapidamente, perché abbiamo una scadenza legata al vincolo che potrebbe complicare le cose. L’obiettivo è acquistare lo stadio e le aree entro l’estate. Siamo fiduciosi".