RabbriviBinho
Nella fredda e gelida terra della difesa napoletana, un uomo che arriva dal lontano Brasile si conferma caldo. Solo davanti all'ultimo baluardo della truppa di Walter Mazzarri, il piccolo funambolo rossonero si lascia pietrificare e calcia alla destra del guardiano. Caldo sottoporta nel gelo di San Siro mentre a Torino la sfida tra bianconeri, Juve e Siena, termina a reti bianche. 24 partite e 5 gol il triste score del felice Binho. Ancora una volta in bianco. Fare bene è difficile, confermarsi lo è ancora di più. Se fosse un film, consiglieremmo di non andare a vedere il seguito.
Nella sua storia da calciatore, Robson da Souza ha pagato la seconda stagione a caro prezzo. Inebriato dalla novità regala prime da campione come fu a Madrid, a Manchester, sponda City e oggi a Milano. Il Milan dello scudetto deve ringraziare le 15 gemme incastonate sopra il tricolore cucito sul petto del Diavolo firmate Robinho, gemme che potevano essere molte di più se l'attaccante avesse smentito le malelingue che lo definiscono poco killer davanti al portiere. Lui è un buono e non vuole fare troppo male agli avversari. C'era una volta la spalla ideale di Ibra. Il mese caldo è cominciato, sperando che qualcuno si raffreddi un pò…
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