Saelemaekers schierato in 3 ruoli contro il Torino, e allora torna il solito discorso...

Saelemaekers schierato in 3 ruoli contro il Torino, e allora torna il solito discorso...MilanNews.it
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lunedì 19 agosto 2024, 14:00Primo Piano
di Manuel Del Vecchio

È stata la prima di campionato, siamo a metà agosto e la squadra sta ancora assimilando le idee di Paulo Fonseca, così come è comprensibile che chi è tornato più tardi dalle vacanze, causa Europeo, non sia ancora in condizione per avere i 90 minuti nelle gambe. Partendo da queste considerazioni, e dando per scontato che sia stata una situazione che non rivedremo più, si può quasi comprendere la formazione schierata da Fonseca sabato sera contro il Torino. 

Ha colpito soprattutto, e purtroppo in negativo, la scelta di piazzare Saelemaekers da terzino sinistro al posto di Theo Hernandez. Il belga ha dato riscontro nuovamente della sua proverbiale disponibilità e ha accettato di buon grado la proposta dell'allenatore, ma ha dimostrato di avere altre caratteristiche rispetto a quelle richieste dal ruolo. È stato confusionario, ingenuo e ha contribuito a far sobbalzare il pubblico presente con qualche passaggio in orizzontale di troppo in difesa. Ha concesso il colpo di testa a Bellanova senza opporre nessun tipo di resistenza in occasione del primo gol granata, mentre sul secondo lascia andare troppo facilmente Lazaro, mettendo in difficoltà sia Calabria che Reijnders. Qui giocava da esterno destro prima dell'assalto finale, ma le risposte date sono state le stesse: deludenti. Difficile giudicarlo infine nei pochi minuti da terzino destro, dopo l'uscita di Calabria per Okafor.

È un discorso che si è fatto in abbondanza anche lo scorso anno, ad esempio con Musah. È da apprezzare sicuramente la voglia e la disponibilità del giocatore nel ricoprire ruoli che non rientrano esattamente nelle proprie corde, ma è un'abitudine da perdere prima di subito. Ne va della crescita del calciatore e dell'equilibrio della squadra. Ad oggi il belga sembra avere qualcosa da dare, difficilmente da titolare, da esterno d'attacco atipico: un giocatore che riesce a dare letture difensive che i suoi compagni di ruolo non hanno. Da terzino, con distanze e movimenti completamente diversi, è andato ovviamente in difficoltà. I limiti sono suoi, ma sta all'allenatore non metterli in mostra in questo modo. È stato sicuramente un esperimento dettato dalla necessità, ma la sensazione, e lo abbiamo visto più volte l'anno scorso con Pioli, è che meno si cerchi di inventare e sperimentare, soprattutto con una squadra in costruzione, e meglio è.