Tra pazienza, realismo ed esoterismo, Fonseca lancia Liberali il giorno dei 125 anni del Club. E il ragazzo sogna, come i tifosi

Tra pazienza, realismo ed esoterismo, Fonseca lancia Liberali il giorno dei 125 anni del Club. E il ragazzo sogna, come i tifosiMilanNews.it
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di Manuel Del Vecchio

Dopo l'infortunio di Pulisic qualcuno ci aveva pensato, sicuramente sperato. Dopo il KO di Ruben Loftus-Cheek il pensiero, evidentemente anche nella mente di Fonseca, è iniziato a diventare qualcosa in più. Domani, a meno di sorprese veramente clamorose, sarà realtà. Mattia Liberali sarà titolare in Milan-Genoa: il giovane fantasista verrà schierato al centro della trequarti, in mezzo a Leao e Chukwueze.

In estate il classe 2007 si era messo ampiamente in mostra, prima con l'Europeo U17 vinto insieme al compagno rossonero Camarda, poi durante la tournée USA della squadra rossonera. Fonseca lo aveva buttato subito nella mischia, e Liberali aveva fatto vedere cose molto interessanti in una posizione che non perdona errori. Il tecnico portoghese in estate ne parlava così: "Liberali gioca con coraggio ma dobbiamo pensarci, capire quello che sia meglio per lui, se andare a giocare dove può avere più spazio oppure restare qui, stare un po’ con noi e avere la possibilità di giocare per il Milan Futuro. Tutti i giovani comunque stanno dimostrando maturità e coraggio".

Quando si parla di giovani allora Fonseca cita sempre il Milan Futuro, investimento da più di 12 milioni di euro del club per permettere ai tanti ragazzi talentuosi del Settore Giovanile di alzare il livello rispetto alla Primavera e di avere minuti di gioco in un campionato professionistico che possa abituarli alla fisicità e ruvidità dei "grandi". E Liberali, che non ha ancora compiuto 18 anni, effettivamente questo salto un po' l'ha pagato. Le prestazioni di Mattia, che in questo avvio di stagione si sono divise tra Serie C, Youth League e Primavera 1, sono state altalenanti, come un po' tutti i giovani ragazzi rossoneri che si sono affacciati al professionismo quest'anno. È sicuramente normale che ci sia un periodo di assestamento, così come che le prestazioni che più rubano l'occhio, così com'è successo anche per Camarda, punta di diamante di tutto il settore giovanile del club, arrivino quando si gioca in prima squadra: compagni più forti, campi migliori, più spazi ed un sistema di gioco molto più collaudato rispetto a quello di un Milan Futuro nato solo pochi mesi fa.

Per un salto così importante ci vuole il contesto ed il momento giusto, aveva detto Fonseca prima di Milan-Udinese di metà ottobre: "Liberali ha giocato la prestagione contro Real Madrid, Barcellona. Partite di prestagione, ma per me è stato chiaro che è un giocatore di grande futuro se continua a lavorare umilmente, può essere un giocatore importante. Quando? Non lo so. Quello che so è che è un ragazzo che lavora con noi, questa settimana ha lavorato con noi, ha grande qualità e deve continuare a fare il suo percorso di crescita. Se dobbiamo portarlo con noi deve essere il momento giusto, altrimenti diventa difficile per questo tipo di calciatore". Domani, evidentemente anche a causa degli infortuni, può essere il momento giusto.

Anche perché Fonseca non si è mai fatto problemi nel lanciare i giovani. L'anno scorso ha fatto vedere a tutta Europa il giovane Yoro, poi finito al Manchester United per più di 60 milioni di euro. Quest'anno sta inserendo con cautela Camarda, domani lancerà Liberali e Jimenez: il mister in una conferenza aveva detto che per lui esistono giocatori forti o meno, non giovani o vecchi. Un pensiero ed una metodologia evidentemente apprezzata dal giovane fantasista e dal suo agente Stefano Antonelli, che qualche settimana fa aveva parlato ai microfoni di TMW: "Ho diversi assistiti che vestono la maglia rossonera: ci sono D'Alessio, Magni, Mancioppi e Liberali. Si parla tanto di Mattia perché è un talento incredibile, che ha già mandato segnali importanti. Sta crescendo con la giusta metodologia, la società sta capendo come è meglio gestire le energie perché questi ragazzi chiaramente fanno un po' di prima squadra, un po' di seconda e un po' di Youth League con la Primavera. Prima o poi ci sarà più chiarezza e soluzioni più importanti. I ragazzi sono stimati soprattutto da Fonseca, ma ci vuole pazienza".

Pazienza è la parola giusta, così come equilibrio. Fonseca l'ha ricordato a tutti, anche se si parlava di Camarda, oggi in conferenza: "Dobbiamo lasciare crescere Camarda con equilibrio. Le aspettative e le pressioni per questi giovani non sono buone. Non dobbiamo creare pressione su Camarda: è un giocatore giovane ed equilibrato, lasciamolo così. Sono attento al suo lavoro e devo pensare bene al suo utilizzo: questi giovani devono giocare al momento giusto, non dobbiamo creargli pressione, non deve avere questo peso e obbligo di essere decisivo".

Da parte di tifosi ed appassionati però non può che esserci sana curiosità quando un classe 2007 con quel tocco di palla e quella propensione al dribbling scende in campo, per la prima volta in assoluto, da titolare nel giorno della festa dei 125 anni dell'AC Milan. Nel calcio ci vuole tanto pragmatismo e realismo, ma anche un pizzico di cuore ed esoterismo: chi non sogna il gol di Liberali, all'esordio, in un giorno così simbolico evidentemente non ama abbastanza questo sport. Dopo settimane piene di polemiche c'è finalmente un qualcosa di positivo a cui appigliarsi per vivere in modo sano questo Milan. È sbagliato mettere così tanto sulle spalle di un diciassettenne, ma Libera-ci dalla negatività.