Trionfo nella battaglia russa: El Shaa e Abbiati per l'impresa
Il successo di San Pietroburgo potrebbe essere il nuovo punto d'inizio per il Milan, finalmente tornato combattivo e più determinato. I rossoneri vincono in casa dello Zenit (dove non si vinceva dal 2008) con una buona dose di fortuna (due autoreti) ma la squadra ha mostrato continuità e progressi rispetto alle recenti uscite. E' il secondo successo esterno in Champions per il Milan targato Allegri, l'ultimo risale al 2-0 contro l'Auxerre del 2010. Le solite amnesie difensive su palle inattive questa volta sono state controbilanciate dalla determinazione che i ragazzi di Allegri hanno messo in campo, il coraggio di fare la partita in terra russa, soprattutto nei primi 25 minuti quando sono arrivati due gol in 17 minuti. Rossoneri spinti da uno straordinario El Shaarawy che firma la sua quinta rete consecutiva e si dimostra ormai maturo e trascinatore di questa squadra, ma poi viene sorretta dalle parate miracolose di Abbiati, almeno 7-8 interventi decisivi. Sarà l'inizio di una nuova stagione?
PRIMO TEMPO - L'impatto sulla gara è perfetto, il Milan inizia con grande coraggio e in 17 minuti fa le cose giuste raggiungendo il doppio vantaggio. Prima su punizione con Emanuelson, con la palla nettamente deviata dalla barriera che spiazza il portiere Malafeev. Poi il raddoppio è frutto del genio assoluto di Stephan El Shaarawy, alla sua quinta marcatura consecutiva tra campionato e coppa. Il Faraone, a conferma del suo momento strepitoso, salta tre uomini e beffa ancora Malafeev. La gara è tutta in discesa per il Milan che fa circolare bene la palla. Ma gli uomini di Spalletti si svegliano dal sonno e iniziano a bersagliare la porta di Abbiati che salva almeno 6 o 7 volte il risultato con interventi decisivi, clamoroso la parata sulla bomba da punizione di Hulk. Nel secondo minuto di recupero proprio il portoghese accorcia le distanze con con un sinistro violentissimo che buca i guantoni di Abbiati e si deposita in fondo al sacco.
SECONDO TEMPO - La ripresa comincia con il Milan ancora in sofferenza e al 3' minuto arriva il pareggio. Angolo di Hulk, colpo di testa di Shirokov che anticipa la distratta difesa rossonera, ancora colpevole sulle palle inattive, e batte Abbiati non proprio perfetto in uscita Al 51' la prima sostituzione con Pazzini che prende il posto di Bojan. Il Milan reagisce e Boateng si divora ancora un gol di testa come a Parma sabato scorso. Allegri butta dentro anche Nocerino al posto di Emanuelson, la partita è molto più equilibrata e si lotta su ogni pallone. E' anche un Milan fortunato perchè trova la seconda deviazione vincente su cross di Montolivo con Hubocan che per anticipare Pazzini mette dentro. A 10' dal termine entra anche Yepes al posto di Boateng. C'è ancora tanto lavoro per Abbiati che deve fare i miracoli su una gran botta di Anyukov deviata in angolo. E' l'ultima vera azione della partita perchè poi lo Zenit non punge e il Milan non corre più pericoli. I rossoneri portano a casa tre punti preziosi dalla difficile campagna di russia.
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