Tuttosport - La difesa è un problema, i numeri sono chiari. Quattro clean sheet sono pochi...
Sono sicuramente tanti i problemi attuali del Milan e ognuno può scegliere da che punto di vista osservare ed esprimere un suo giudizio. Ma se molte problematiche sono emerse con il passare della stagione, quella della porta inviolata è stata una costante fin dalla prima partita di campionato contro l'Udinese. Anche l'anno scorso si partì male per riprendersi: la speranza rimane quella anche quest'anno.
Quattro
Come riporta oggi Tuttosport il dato che più preoccupa è quello legato ai clean sheet, alle reti mantenute inviolate. Su 19 gare di campionato i rossoneri sono riusciti a non prendere gol solo in 4 occasioni e in due di queste sono arrivati i pareggi con Sassuolo e Cremonese. Le reti subite sono state 24 in totale, siamo già a meno sette dal numero di reti totali subite dal Milan nella scorsa trionfale stagione di Serie A. Tra le prime sei della classifica è la squadra che ha fatto peggio. La speranza può nascere confrontando il dato con l'anno scorso. Al giro di boa dell'ultimo campionato infatti il Milan aveva fatto registrare solo due clean sheet in più e aveva subito solo due reti in meno rispetto alla situazione attuale. Fu poi nel corso del girone di ritorno che la squadra di Pioli cambiò sensibilmente marcia e fece registrare numeri importantissimi: 11 reti inviolate su 19 partite e solo 9 gol subiti. A oggi solo un ricordo malinconico.
Cambio di marcia
La sfida nel girone di ritorno che comincerà domenica sarà ben più ardua. Il primo motivo è perchè il Milan non ha ancora chiaro quando potrà riavere tra i pali Mike Maignan anche se la speranza è di rivederlo con il Tottenham in Champions League. Tatarusanu non è dello stesso livello del francese in tutti gli aspetti: tecnicamente tra i pali e nelle uscite, come impostazione con i piedi e soprattutto come leadership e guida della difesa, qualità che è mancata maggiormente a tutta la retroguardia rossonera. Il secondo motivo è perchè la natura della squadra è più offensiva: l'assenza di Kessie, che spesso ha giocato come schermo davanti al centrocampo dietro la punta si fa sentire parecchio e Pioli dovrà cercare di ritrovare questo equilibrio con le caratteristiche dei giocatori che ha a disposizione.
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