Vai Isma, scelgo te! Per la prima volta dall'infortunio il Milan ha davvero bisogno di Bennacer
Per la prima volta dal grave infortunio sofferto lo scorso maggio il Milan si trova nella posizione di dover chiedere a Bennacer di essere Bennacer. Non che da quando sia tornato abbia fatto male, anzi. L'algerino ha dimostrato ogni volta quanto sia importante nell'economia di gioco e di caratteristiche della squadra; fisicamente, tatticamente e tecnicamente. Centrocampista completo, Isma spazia come nessun altro centrocampista in rosa riesce a fare. Minuto fisicamente ma ottimo recupera palloni. Intenso in attacco, bravo a portare palla avanti tanto in corsa quanto con i passaggi, e altrettanto utile in copertura: i suoi intercetti e posizionamenti sono davvero preziosi.
Domenica sera arriva il Napoli di Mazzarri a San Siro, una partita che segna l'inizio di un periodo pieno di impegni tra Serie A ed Europa League. Contro i partenopei mister Pioli dovrà fare a meno di Tijjani Reijnders, che a metà febbraio salterà quindi la prima gara della sua stagione rossonera: l'olandese, diffidato, è stato ammonito sabato pomeriggio contro il Frosinone per un intervento in scivolata in ritardo su Seck. L'ex AZ, seppur meno propenso alla fase difensiva, è l'unico in rosa che per caratteristiche può avvicinarsi alla completezza del numero 4, soprattutto per giocate offensive.
L'algerino è ovviamente il designato per sostituire il compagno, e sarà importante capire chi gli affiancherà Pioli tra Adli e Musah, con il francese che nell'ultimo mese ha conquistato i gradi da titolare in mezzo al campo. In ogni caso entrambi potranno trarre vantaggio dalla vicinanza dell'ex Empoli, visto che negli anni è riuscito a sposarsi molto bene con chiunque gli giocasse di fianco, da Tonali a Kessie. Ora, dopo la Coppa d'Africa, per la prima volta sarà dentro in tutto e per tutto a questo nuovo Milan che in estate ha cambiato tanto, dai calciatori fino al modo di stare in campo; Bennacer sarà fondamentale, visto che mister Pioli non ci pensa proprio a rendere meno offensiva la squadra, a trovare quell'equilibrio di cui tanto si parla in questo periodo. Ovviamente il correttivo dovrebbe arrivare dalla base, dalle distanze tra i reparti e dal modo di pressare, ma avere in campo un calciatore con caratteristiche del genere può ovviamente aiutare.
Lui assicura di stare bene, come ha detto a DAZN dopo Frosinone-Milan, quando il suo ingresso in campo ha ridato ordine e un po' di senso tattico ad una formazione super offensiva con 4 attaccanti: "Sto bene, sono contento di essere qui con la squadra. Voglio aiutare come posso, ho fame. Spero di dare una mano alla squadra”. Domenica sera avrà certamente l'occasione per farlo.
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