Attacco: possibile svolta nella strategia. Il mercato e il metodo GallianI. La difficoltà degli esuberi

Attacco: possibile svolta nella strategia. Il mercato e il metodo GallianI. La difficoltà degli esuberiMilanNews.it
lunedì 12 agosto 2024, 12:26Editoriale
di Pietro Mazzara

Domani sera a San Siro, per il trofeo Berlusconi, i tifosi rossoneri potranno dare il loro benvenuto ad Alvaro Morata e a “The Animal” – citando Batista – Strahinja Pavlovic e, probabilmente, anche a Emerson Royal che oggi svolgerà le visite mediche. I tre sono i volti nuovi di un Milan che sta andando alla sua velocità a livello di mercato, in controtendenza con la fretta spasmodica dei tifosi che avrebbero voluto vedere una squadra quasi completa già nelle scorse settimane. Ma così non è stato, anche perché le trattative sono tali per definizione e nessuno vuole regalare i soldi a nessuno, né quando si vende né quando si compra. Per settimane vi abbiamo raccontato di come il Milan avesse in mente di prendere un altro attaccante oltre ad Alvaro Morata. Si è parlato molto di Niclas Fullkrug, poi venduto da Borussia Dortmund al West Ham, e di Tammy Abraham con quest’ultimo che ha dichiarato di essere concentrato sulla Roma ma che, in cuor suo, forse vorrebbe tornare in Premier League. 

La pista non è abbandonata, ma da quanto trapela dalla stanza dei bottoni di Casa Milan, oggi – nel momento in cui scrivo – l’idea di prendere un altro centravanti è messa in standby. Si guarderà alle occasioni (qualcuno ha detto Broja?) ma se non dovesse palesarsi, allora si andrà avanti con Morata, Jovic (che non ha ricevuto proposte interessanti), Okafor e Camarda, con quest’ultimo che dovrà fare il suo percorso di crescita senza bruciare le tappe nonostante le belle parole di Alvaro Morata in conferenza. Il campo, anche contro il Lecco, ci ha detto che Francesco ha bisogno di un’importante fase di adattamento al calcio dei grandi per poter esprimere al meglio il suo talento. Passare da giocatore dominante con i tuoi coetanei a far valere le tue doti con gente che gioca i campionati veri da anni non è mai semplice e ci vuole il giusto step. Quando lo farà, allora avrà tutto per essere dominante e prendersi la 9 della prima squadra sulle spalle. 

Adriano Galliani racconta sempre che se vuoi vendere un giocatore, devi farlo nella prima fase del mercato perché c’è l’entusiasmo iniziale della sessione. Poi subentrano altre dinamiche e vendere e comprare diventano arte della seconda fase di calciomercato, specie nell’ultime settimana dove possono accadere cose che a giugno e luglio erano impensabili. Ecco, traslando questi concetti ai movimenti attuali del Milan, si può trovare una chiave di lettura sul mercato milanista, con Furlani, Ibrahimovic e Moncada che si sono mossi e hanno portato a casa giocatori spendendo 46 milioni per Morata, Pavlovic ed Emerson. C’è ancora margine operativo per il centrocampista, con Fofana che rimane primario nella lista rossonera anche se Kone e Cardoso sono nomi caldi. Tra l’altro su Fofana, come vi abbiamo anticipato sabato, se il Monaco non dovesse mollare, il Milan lavorerebbe per prenderlo a parametro zero per la prossima estate, investendo sul cartellino di uno degli altri due nomi citati. 

Ma è nel vendere e nel tagliare che dovrà avvenire la cucinata più importante. Adli ha offerte che non lo convincono, ma se dovesse arrivare un altro centrocampista, sia per lui sia per Pobega ci sarebbero pochissimi spazi a meno che non arrivino i petrodollari arabi per Bennacer. Ballo-Touré attende proposte dalla Premier, ma viene cercato solo da club di Championship mentre Origi è un peso a bilancio difficile da piazzare.