Bojan e Niang non bastano, a centrocampo manca molto. Ecco cosa rischia il francese. Affare Kakà, qualcosa non torna...

Bojan e Niang non bastano, a centrocampo manca molto. Ecco cosa rischia il francese. Affare Kakà, qualcosa non torna...
© foto di Antonio Vitiello
mercoledì 29 agosto 2012, 00:00Editoriale
di Antonio Vitiello
Vive e lavora a Milano, Direttore di MilanNews.it e redattore di Tuttomercatoweb.com. Collabora con "Sportitalia" e INFRONT. Opinionista su Odeon TV, ospite a Milan Channel. Collabora con Radio Radio e Radio Sportiva. Twitter: @AntoVitiello

A sentir parlare gli esperti di calcio francese Niang è un attaccante che promette benissimo, forte fisicamente, forse ancora grezzo tecnicamente, ma certamente un futuro prospetto. Il rischio maggiore è di vederlo più in panchina e in campo con la Primavera che tra i titolari.  Un 17enne deve giocare per migliorare e la medicina migliore è quella di tenerlo sempre presente in prima squadra per buttarlo spesso nella mischia. Non bisogna pretendere tutto e subito da lui, ma almeno concedergli fiducia e fargli assaggiare il campo.  Il timore di vederlo marcire in panchia tra l'alto è alto. Con Pazzini, Pato, Robinho, El Shaarawy e Bojan che gli chiuderanno gli spazi dovrà mettersi in mostra anche in allenamento per farsi notare. L'investimento del Milan non è stato nemmeno uno scherzo. Pagare un 17enne francese quasi 2 milioni di euro vuol dire crederci tanto e allora bisogna crederci fino alla fine e avere subito fiducia nelle sue qualità, anche se ha bisogno di crescere tatticamente e tecnicamente. Proprio per questo ci si domanda se era il momento giusto per portarlo a Milanello, nel bel mezzo di una rivoluzione in cui c'è bisogno di attaccanti pronti. Bojan è uno di questi, nel senso che fisicamente è apposto e potrebbe partire subito contro il Bologna. Anche per lui ci sono delle riserve. Non è riuscito ad imporsi a Barcellona e nemmeno alla Roma, il Milan sarà la sua dimensione? Tecnicamente è un giocatore di rilievo ma ha delle carenze a livello caratteriale. Poca personalità e scarsa predisposizione a diventare leader di un gruppo, caratteristiche che mancano a questo Milan. Nessuno infatti pare riuscire a prendere in mano questa rosa, manca un vero uomo spogliatoio dopo l'addio dei tanti senatori. Tra l'altro Bojan ha caratteristiche simili a tutti gli altri attaccanti a disposizione di Allegri, evidentemente è stato preso per i continui infortuni di Pato e Robinho.

Manca anche un centrocampista, forse due, e probabilmente era questo il vero ruolo da rinforzare. Contro la Samp abbiamo visto una squadra che non riusciva ad innescare le punte, nemmeno a far circolare la palla. Mancanza di personalità e piedi buoni, anche Montolivo ha faticato parecchio in quella posizione. Squadra statica e priva di idee, questo accade quando ci sono pochi costruttori di gioco e tanti mediani di rottura. Al Milan serve proprio un giocatore in grado di far viaggiare la palla e servirla con i tempi giusti. Vediamo se realmente il mercato è chiuso come dice Galliani oppure nelle ultime ore ci sarà spazio per un rinforzo importante, non un semplice low cost tanto per fare numero e riempire le maglie.

Infine una domanda sul caso Kakà. Il Milan sta pensando al giocatore da quasi tre mesi, come mai solo ora si è accorto delle difficoltà fiscali? La consulenza del famoso commercialista di fiducia non poteva avvenire prima invece di aspettare gli ultimi 3 giorni di mercato? È possibile che sia un'altra mossa per mettere alle strette il Real Madrid e sperare che nell'ultima ora Perez si convinca a cedere Kakà in prestito, ormai totalmente escluso dal progetto di Mourinho. Oppure vuol dire che i rossoneri hanno provato fino alla fine con Kakà e di fronte all'ennesima risposta negativa, soprattutto sotto l'ambito fiscale, hanno alzato definitivamente bandiera bianca.