Il rigore su Calabria: su Narnia e Namecc hanno visto un'altra cosa. Milan show in campo, ma serve il centrocampista. Rinnovo Tomori: messaggio a Isma e Leao
È impressionante come la vittoria del Milan di sabato, arrivata in maniera netta, autoritaria, convincente e spettacolare per qualità del gioco sia subito stata messa al microscopio per il rigore che ha portato al gol del pareggio di Theo Hernandez. Ma davvero chi ha urlato in diretta social allo scandalo e chi poi ha blaterato davanti alle telecamere (Pierpaolo Marino in primis) pensa davvero che l’intervento di Soppy su Calabria fosse un normale contrasto di gioco? Anche chi dovrebbe spiegare il regolamento si è subito affrettato, quasi scandalizzato, nel dire che quello non fosse rigore. E basterebbe vedere la tibia di Davide Calabria per capire. O viviamo tutti su Namecc (o Neo Namek per i puristi di Dragon Ball) o Narnia oppure abbiamo assistito alla riesumazione della fanfara anti milanista che si annida sempre e comunque in ogni dove. Perché se questo è l’inizio, poi non venite a romperci le scatole se anche noi dovessimo riprendere a mettere pressione o a far notare con forza certe cose. Pensate a voi che al Milan ci pensiamo noi. Anche perché quest’aura d’intoccabilità deve finire di esistere: tutti possono essere giudicati, ma con raziocinio.
Il campo e il mercato si intrecciano tra di loro in maniera viscerale. Dentro una partita di qualità e di livello, si è notata l’assenza di Franck Kessie nelle transizioni negative. Manca quel tipo di calciatore accanto a uno tra Tonali e Bennacer e da domani, con il ferragosto alle spalle, sarà necessario l’intervento sul mercato per colmare quella falla che Pioli ha indicato chiaramente come da tappare, insieme al difensore centrale (Abdou Diallo). Ne serve uno strutturato, forte fisicamente e che possa integrarsi rapidamente nel sistema milanista. Raphael Oniedyka del Midtjylland è uno dei profili cerchiati in rosso da Maldini e Massara, che hanno anche un canale preferenziale con il Bordeaux per capire se è fattibile l’operazione Onana nonostante fosse stata indicata come fredda nelle scorse settimane. Molto difficile che si operi sul mercato degli italiani per mancanza di profili all’altezza e per prezzi fuori dal comune.
Rinnovi di contratto, storie di scelte immediate corroborante dai fatti e storie di chi prende tempo. Fikayo Tomori è andato nel solco di Theo Hernandez, rinnovando il contratto con il Milan fino al 30 giugno 2027 mettendo serenità a sé stesso e all’ambiente sul tema. Una scelta dettata da fattori molteplici che presto verrà seguita da Sandro Tonali (discorsi già avviati da tempo e con grande serenità), Rade Krunic e Pierre Kalulu. Poi ci sono le situazioni come quella di Ismael Bennacer, che dopo aver raggiunto a inizio anno un accordo di massima sull’ingaggio da 3.2-3.5 milioni, ha preso tempo e chiesto ulteriori soldi (vuole lo stesso stipendio di Theo, secondo quanto emerge). Ci sta, ma non si deve tirare troppo la corda perché paragonarsi a uno dei top 3 terzini sinistri del mondo come valore è esercizio sbagliato. Bennacer, che personalmente mi piace tantissimo come giocatore, deve dimostrare ancora tanto in termini di continuità nella stagione per arrivare a poter valere quelle cifre. Il Milan, a chiusura mercato, cercherà in tutti i modi di trovare l’accordo con Rafael Leao per tenerlo ancora a lungo a Milano. La clausola da 150 milioni potrebbe essere uno dei punti sui quali verterà la trattativa con Jorge Mendes, che sa bene come toglierla potrebbe essere un vantaggio per lui, ma richiederebbe anche un passo forte verso il Milan.
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