Milan 'alla Conceiçao'. Problemi Theo e Morata. Mercato: ascoltare l'allenatore...

Milan 'alla Conceiçao'. Problemi Theo e Morata. Mercato: ascoltare l'allenatore...MilanNews.it
Ieri alle 00:00Editoriale
di Andrea Longoni

Quello che ha battuto venerdì la Juventus è stato un Milan 'alla Conceiçao'. Brutto, pratico e vincente.
Che poi è quello che conta, soprattutto per un allenatore che è appena arrivato. Era impensabile pretendere una svolta dal punto di vista del gioco dopo appena qualche giorno di lavoro: per quello serviranno tempo e giocatori.

La squadra è sembrata scarica in diversi elementi importanti: Fofana e Reijnders non splendono come un mese fa, Bennacer ovviamente è molto indietro e anche lo stesso Pulisic non era decisamente al top. Ciò nonostante l'americano è sempre tra i migliori, anche per km percorsi nella sfida coi bianconeri. Ricordiamo che mancava anche un certo Rafa Leao.

L'approccio del tecnico portoghese è stato sicuramente positivo. Ora una finale che vede il Milan decisamente sfavorito: non solo perchè l'Inter è nel momento migliore della sua stagione, ma anche perché i rossoneri hanno, appunto, defezioni e cali di forma.

Chi continua a essere nella colonna dei bocciati è Theo Hernandez: il cambio di allenatore alla prima non ha portato benefici, segno che il malessere del francese sia più profondo e non da collegare evidentemente alla casella del tecnico. La stessa scelta di affidare la fascia a Maignan e non a lui, fa sorgere riflessioni anche sul futuro di Theo. Conceiçao in poche ore non poteva capire chi era più adatto al ruolo: è chiaro che ci sia stato anche un input societario.

L'altro problema è Alvaro Morata: non per l'impegno, ma per la poca resa. Pochi gol, pochissimi assist, scarso peso in area di rigore.
Su questo Conceicao dovrà riflettere: vero che Abraham non ha fatto tanto meglio, ma dà la sensazione di riempire meglio l'area e di essere più 9. Sarà curioso capire chi farà giocare domani nella finale contro l'Inter: magari entrambi come successo in campionato?

Infine il mercato. È il caso che in questa finestra, a differenza di un anno fa, la dirigenza dia segnali di vita e di supporto al nuovo allenatore. Dovrà essere Conceiçao a indicare le sue esigenze e la Società dovrà ascoltarlo: non come successo in estate con Fonseca, ignorato come emerso anche pubblicamente in una conferenza stampa di Ibrahimovic. Dagli errori s'impara. Si spera...