Tutta la verità su "Libro Cuore" Fabregas, Mister X che ha inguaiato il Milan

Tutta la verità su "Libro Cuore" Fabregas, Mister X che ha inguaiato il MilanMilanNews.it
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martedì 16 agosto 2011, 00:00Editoriale
di Fabrizio Biasin
Nato a Milano il 3/7/1978, laureato in Scienze ambientali presso l'Università dell'Insubria di Como, da ottobre 2008 è Capo Servizio Sport presso il quotidiano "Libero". Opinionista tv per Sportitalia, Mediaset Premium e Telelombardia.

Nel calcio di quelli che preferiscono l'appetitoso campionato russo alla serie A per inseguire il dio denaro (dice: <Tutti avrebbero fatto come Eto'o>. Vero, ma se già guadagni dieci milioni di euro puoi anche decidere di accontentarti...) ecco un raggio di sole, anzi due. Il primo si chiama Cesc Fabregas, professione centrocampista pallonaro, carattere da mulo. Ad affare "Arsenal-Barcellona" concluso possiamo dirlo con ragionevole certezza: il Milan ha provato a convincere lo spagnolo e probabilmente ora se ne pente. Gli strateghi del diavolo ce l'hanno messa tutta recitando il comandamento non scritto secondo cui "con un po' di strategia, un'iniezione di denaro e un buon uomo mercato si può far cambiare idea anche al re dei testardi". Non tutti però si chiamano Ibra o Eto'o, c'è ancora chi crede che il cuore valga più del portafoglio.

E così Fabregas stravince la sua battaglia: guadagnerà qualche soldo in meno ma finisce nella squadra più forte del mondo, la sua squadra, quella da cui è stato strappato otto anni fa. Ha sofferto come un cane abbandonato all'autogrill, ora si prende la sua rivincita. I dirigenti rossoneri non ammetteranno mai il tentativo mancato con lo spagnolo, anche perché se lo facessero noialtri saremmo pronti a punzecchiarli al grido di: <Vi siete concentrati su un ragazzo che non avrebbe mai accettato altra destinazione e ora, a quindici giorni dalla chiusura del mercato, tocca trovare toppe di livello>. Per Galliani, Raiola, Braida e dirigenti rossoneri vari non sarà facile coprire il buco a centrocampo, ma è semplice pensare che il "ripiego" avrà le fattezze dell'ottimo Montolivo, molto meno celebrato di Cesc ma probabilmente più funzionale agli schemi di Allegri. I rossoneri, insomma, cadono in piedi. Quanto a Fabregas, come molti siamo convinti che in blaugrana dovrà sudare per conquistare una maglia da titolare (Alcantara è un fenomeno vero) ma nonostante tutto siamo con lui, "giovane-vecchio" innamorato di un ideale.