Devo confessarlo. Bravo il nostro Paulo "Magellano" Fonseca. Perché Mr Cardinale, quelle parole?
“ Io Confesso “. Era una vecchio film del 1953 , diretto da Alfred Hitchcock con Montgomery Clift e e Anne Baxter.
“Io confesso” è, 71 anni dopo, il titolo di questo pezzo su Milan News. Eh sì, lo devo ammettere. Anch’io ero fra quelli che, con un sospiro di sollievo, avrebbero visto sulla panchina rossonera, Max Allegri o Maurizio Sarri ,al posto di Paulo Fonseca . La partita contro il Liverpool mi aveva spaventato a tal punto che non intravedevo un futuro nella avventura del portoghese alla guida del Milan . Avevo cercato disperatamente un appiglio nella parete di ghiaccio che sono state i primi impegni della stagione . Eppure mi sembrava di scivolare , scivolare ancora , senza una minima di sopravvivenza calcistica .
Poi improvvisamente Paulo Fonseca si trasforma in Ferdinando Magellano, l’esploratore portoghese famoso per essere stato il fautore della prima circumnavigazione del globo . Coraggioso, temerario, impavido alza quattro vele a poppa, quattro rande al centro della nave e due fiocchi a prua . I suoi “marinai” spaventati e timorosi fino ad allora ,vengono esaltati dall’orgoglioso coraggio del loro comandante , per filare veloci verso una grande prestazione e una splendida vittoria, mentre un “Gabbiano Reale” accompagna la meravigliosa impresa. Fuor di metafora , mi ha tranquillizzato e confortato quasi più quell’unità di intenti, quello spirito di gruppo mostrato nel derby che il risultato in se stesso. Una vittoria infatti regala tre punti, ma una squadra coesa può essere la base di una proficua stagione. I tifosi del Milan attendono ora le prossime tre partite per capire se il derby abbia rappresentato un promettente punto di partenza o si sia trattato, ma non credo, il rimbalzo del gatto morto, come si usa dire in borsa. Non credo perché ,fin dalla conferenza stampa della vigilia, avevo notato una espressione diversa sul viso di Fonseca. Più fiducioso, più cosciente , quasi sicuro di aver la squadra finalmente bene in mano , dopo le ultime sedute di allenamento. Grazie anche a quel lungo faccia a faccia successivo alla brutta prestazione di Coppa.
La parola ora al campo, alla sfida contro un Lecce, dominante a Torino ,nonostante lo 0-0 finale e sfortunato nel 2-2 ,avversario il Parma, a Via del Mare.
Cambio argomento ,ponendomi una domanda . Perché Gerry Cardinale ha un consenso così scarso fra i tifosi del Milan , fra i più bassi nella storia rossonera? Eppure a livello di risultati può contare su una semifinale di Champions League , e non so quando il Milan potrà toccare questo magnifico traguardo , e un secondo posto in campionato ,anche se a grande distanza dall’Inter . Ha continuato il risanamento del club , migliorato le entrate commerciali, potenziato la squadra con due campagne- rafforzamento che indubbiamente hanno portato eccellenti giocatori nella rosa del Milan. Grazie agli investimenti del Club che hanno toccato iduecento milioni. E allora quale la ragione ? Forse moltissimi non gli hanno perdonato l’esonero di Paolo Maldini e Ricky Massara, altri gli contestano il mancato ingaggio di Conte , De Zerbi o Thiago Motta o l’acquisto di un top-bomber o, più in generale, gli viene attribuita una mancanza di alte ambizioni , che sono da sempre, insite nella storia di unClub vincente come il Milan.
Mi sembrano motivazioni da tenere in grande considerazione , ma per me c’è altro . Parto citando le parole di Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, a commento finale dell’esonero di Daniele De Rossi :”Altifoso che ,con Mou e DDR, ha riempito costantemente lo stadio pagando fior di quattrini ,bisognerebbe far sentire ogni tanto la voce del”padrone “ o della società. Altrimenti si autorizza l’assenza del cuore “. Sta qui il problema anche per me . In quasi due anni non abbiamo mai sentito nemmeno la voce di Gerry Cardinale . Certo abbiamo letto le sue dichiarazioni in summit o forum di alto livello o grandi interviste con importanti media americani, ma mai due parole ai suoi tifosi , ai suoi clienti più affezionati , che magari si aspettavano il suo plauso dopo il meraviglioso tifo in una domenica felice . Invece sono arrivate queste raggelanti parole :” Non vi darò più alcun messaggio finchè non vinceremo .Perchè capisco che è l’unica cosa che vi interessa”. Se posso permettermi un consiglio, invece io moltiplicherei i messaggi , starei ancora più vicino al meraviglioso ,appassionato popolo rossonero, che nel lunedì più felice del 2024 ,non si aspettavano parole così dure e ingiuste . Anche Ivan Gazidis aveva iniziato il suo lavoro al Milan ,circondato da molto scetticismo ,poi aveva cominciato a studiare l’italiano , a rispondere in italiano :” Perché voglio essere vicino ai tifosi rossoneri “. La gente milanista gli ha voluto sempre più bene ,non solo per la sue capacità ma anche per il suo modo di porsi. Pensate se dopo la magnifica vittoria di domenica sera , come detto, invece delle sue deludenti parole, Gerry Cardinale avesse postato , sorridente e entusiasta, un video magari con qualche parola in italiano anche stentato, complimentandosi con i giocatori, con Fonseca ,con i meravigliosi tifosi del Milan presenti a San Siro , che in tutto il mondo ,hanno sentito, per novanta minuti, cantare, incitare, applaudire i loro giocatori , il loro Milan . Un primo piccolo passo per cercare di salire nei consensi. Non meritavano certo quelle parole i tifosi rossoneri, perché a loro sì interessa vincere , ma non solo questo . C’è molto altro, perché sono sempre stati vicini alla squadra anche quando perdeva, quando soffriva , quando penava. Perché ai tifosi del Milan interessa soprattutto amare quelle maglie rossonere, che stanno accompagnando la loro vita, hanno accompagnato quella dei loro papà e accompagneranno quella dei loro figli !
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