Tutto sul DS Milan, nomi e tempistiche. Chi è in pole position. 100 milioni in ballo con le cessioni: il punto.

Il casting per il direttore sportivo è appena iniziato, Giorgio Furlani in questi giorni ha iniziato a incontrare i primi candidati per trovare la figura giusta a cui affidare le chiavi del Milan. Con un anno di ritardo in dirigenza si sono accorti che una figura come il Ds serviva eccome, non solo per il mercato ma soprattutto per la gestione quotidiana di Milanello. Le squadre non si fanno solo nella sessione estiva e invernale di trasferimento, ma ci sono molti aspetti che vanno curati nel corso dell’anno. Il Ceo milanista avrà parecchi colloqui nei prossimi giorni e secondo le ultime indiscrezioni la scelta non avverrà subito. L’ad rossonero si prenderà tutto il tempo necessario per non sbagliare la scelta, d’altronde affidarsi ad un uomo sbagliato complicherebbe ulteriormente il rilancio del Milan dopo un’annata disastrosa.
Tare era uno dei nomi più quotati nelle scorse ma ora ma pian piano sta calando. E’ risalita tanto la candidatura di Fabio Paratici, dirigente apprezzato da Furlani, che ha lavorato alla Juventus e al Tottenham. Ci sono stati già dei primi approcci ma ce ne saranno altri in questi giorni per approfondire la questione. Non c’è solo l’aspetto economico in ballo, ma si vuole capire come intenderà agire il prossimo direttore sportivo. Quanti cambiamenti vorrebbe apportare alla squadra, se ha in mente una rivoluzione o una ristrutturazione. Tra i nomi c’è anche quello di Tony D’Amico dell’Atalanta e non si trascureranno nemmeno le soluzioni straniere. Anche se, ad oggi, Paratici è il candidato forte.
Ovviamente bisognerà tener conto del budget a disposizione. E non sarà un’estate semplice per il Milan senza Champions League. Salteranno oltre cinquanta milioni d’introiti, questo fa capire la quantità di errori commessi nel corso dell’attuale annata. Con un budget limitato, sarà fondamentale puntare sulle cessioni per permettere un margine di manovra migliore.
Questo non significa dover vendere tutti i big, basterebbe massimizzare le cessioni dei giocatori in prestito per ottenere già ricavi elevatissimi. Se il Milan riuscisse a piazzare tutti gli elementi in esubero, porterebbe a casa quasi 100 milioni di euro. Chiaramente si tratta di una proiezione ottimistica, dove tutti i giocatori in prestito sarebbero ceduti, poi c’è la realtà e lì bisogna essere bravi a vendere. Alcuni prezzi sono già stati fatti in estate, altri andranno concordati nel corso dei prossimi mesi.
Il Milan ha molti giocatori in prestito con diritto di riscatto.
Adli alla Fiorentina 10.5 milioni
Bennacer al Marsiglia 12 milioni + bonus
Colombo all’Empoli 7 milioni
Kalulu alla Juve 14 milioni + 3 di bonus
Pobega al Torino 12 milioni
Morata al Galatasaray 8 milioni fino al 15.1.2026
Okafor al Napoli per 23,5 milioni
SENZA DIRITTO DI RISCATTO
Saelemaekers prestito secco alla Roma
Se la dirigenza riuscirà a lavorare bene potrà puntare su un budget di rilievo grazie alle vendite di questi giocatori. Altrimenti dovrà rinforzare la squadra con meno soldi rispetto alla scorsa estate, in quanto la mancata qualificazione alla Champions peserà inevitabilmente. L’altra strada è vendere qualche big, e in quel caso il maggiore indiziato a partire è Theo Hernandez. Già nella sessione invernale il Diavolo aveva veduto il francese al Como per circa 45 milioni di euro, destinazione poi rifiutata da terzino.

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