Un Pazzo non nasconde i problemi. Il Milan può giocare con più moduli, basta volerlo. Mercato sufficiente con il neo Mesbah. Su Kakà concorso di "colpe". Un giovane scalza un compagno più celebrato
Benedetta la sosta. Una boccata d’ossigeno così ci voleva per questo Milan che tiene fuori da Milanello il cartello fisso dei lavori in corso. La vittoria di Bologna, arrivata in maniera un po’ rocambolesca, ha mostrato le due facce della stessa medaglia. Partendo dalle cose positive, nei primi 30 minuti si è visto un Milan ordinato, alla ricerca di una circolazione del pallone da un lato all’altro del campo che ha spesso permesso di trovare spazi nell’attenta retroguardia bolognese. Poi però c’è stato un crollo verticale di condizione e, di conseguenza, di concentrazione che ha regalato ai padroni di casa i 15’ finali della prima frazione dove sono venuti fuori i problemi veri di una squadra ancora da compattare, Per certi versi è sembrato di tornare al Milan di Leonardo. La pausa per le nazionali, che non dovrebbe spolpare troppo la rosa rossonera, servirà ad Allegri per lavorare duramente sull’ossatura dei titolari e delle prime alternative ma anche di provare con più costanza il 4-3-3 e, perché no, il 4-2-3-1. Questi due moduli sono quelli che, a mio parere, possono far rendere al meglio Pazzini, Bojan ed Emanuelson. Troppe volte abbiamo sentito dire al mister che nel calcio non si inventa nulla ma allora perché non provare qualcosa che c’è già? Il mercato rossonero ha portato, negli ultimi giorni, due giocatori perfetti per questo sistema di gioco. Bojan e de Jong per l’appunto. L’olandese, insieme ad Ambrosini o Nocerino potrebbe comporre una diga quasi invalicabile davanti alla difesa che consentirebbe, con l’abbassamento di Boateng, di avere una copertura quasi totale in fase di non possesso. Lo spagnolo, come punta esterna o seconda punta può fare benissimo sfruttando la sua rapidità e il suo senso del gol innato. Pazzini, invece, ha già fatto vedere che se si gioca con il pallone in area di rigore può diventare devastante.
Un altro tassello che il mercato ha portato in tempi non sospetti è Riccardo Montolivo, fermatosi a Bologna per un problema muscolare alla coscia. Dopo Robinho settimana scorsa, che ne avrà ancora per 2-3 settimana, anche il centrocampista di Caravaggio è entrato nella corsia dei box di Milanello. I maligni subito hanno additato il problema nella preparazione atletica effettuata dal nuovo responsabile dei preparatori, ovvero Folletti. Ci sembra prematuro cercare la caccia al colpevole ma due problemi di entità muscolare nell’arco di sei giorni fanno propendere verso questa via d’accusa. Anche in questo caso però, la sosta casca a fagiolo e permetterà a Montolivo di tirare il fiato e riprendersi al meglio. Chi al meglio non sta mettendo freno è Mattia De Sciglio. Seconda da titolare e seconda prestazione ampiamente sopra la sufficienza. Non stupisce quasi più la sua personalità e il modo con il quale sta in campo. Pazzini non è riuscito a sfruttare un paio di suoi cross ben indirizzati ma almeno, da quella parte, si sono viste cose interessanti. Abate avrà di che stare attento nell’arco della stagione per evitare di finire il panchina.
Infine il pagellone del mercato rossonero. Abbiamo aspettato la conclusione della finestra dei trasferimenti per dare una valutazione giocatore per giocatore ai nuovi volti che popolano Milanello. Sono considerazioni alle operazioni in entrata che potranno sicuramente cambiare con il passare delle partite perché il mercato estivo e invernale si valutano a maggio, quando la stagione si conclude. Ma andiamo di valutazione. A mio modo di vedere il voto del mercato del Milan si assesta sul 6. La campagna in uscita ha visto lasciare la squadra ben 14 giocatori tra cessioni, prestiti non riscattati e scadenze contrattuali. Le partenze di Ibrahimovic, Thiago Silva e Cassano hanno indebolito la squadra dal punto di vista tecnico mentre le dipartite dei senatori hanno privato il Milan dell’esperienza internazionale che andrà ricostruita. In entrata sono arrivati giocatori dall’età media pari a 27 anni ma che, allo stesso tempo, ha abbassato di molto quella precedente. Pazzini, Bojan, de Jong e Montolivo rappresentano gli acquisti migliori con le due operazioni centrali condotte da Giuseppe Riso. L’agente FIFA, preso di mira dopo il mancato arrivo di Tevez, ha concluso i due affari con Roma e Manchester City. Il mancato ritorno di Kakà è un concorso di colpe a tre: Milan, Real Madrid e giocatore. Il Milan non voleva sborsare un euro per il cartellino, il Real ne voleva 24 mentre il giocatore ha fatto un parziale dietrofront. Se non sarà inserito da Mourinho nella lista Champions, la pista si riaprirà a gennaio. In uscita il neo più grande è quello legato alla mancata cessione di Mesbah. In tempi diversi il Milan avrebbe agito diversamente con un giocatore che ti bloccava il mercato. Ora l'algerino rischia di svalutarsi non giocando. In inverno vedremo cosa succederà e dove sarà questo Milan. Benedetta la sosta. Allegri avrà di che lavorare.
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