Vai Jan-Carlo, non mollare! Simic non è una favola. Under 23: idea concreta e step necessario. Si può dire che è stato un bel Milan?
C’è stato un filo conduttore, a livello mentale, tra il secondo tempo di Newcastle e la partita di ieri contro il Monza. Perché il Milan visto nell’interezza della partita contro i brianzoli è stata una squadra molto vicina a quella delle prime otto giornate di campionato per intensità, voglia, spirito di sacrificio e determinazione nell’azzannare l’avversario. È stato un Milan bello, come dimostra l’azione del 3-0 di Okafor che è da stropicciarsi gli occhi per la sua genesi, costruzione, rifinitura e finalizzazione. Tutto bellissimo, forse il secondo gol manovrato più bello del 2023, dietro solo a quello di Brahim Diaz contro la Sampdoria dello scorso campionato. Un caso che il Milan torni a giocare bene quando la squadra torna ad avere una sembianza molto più simile a quella ideale? Assolutamente no, ma anche contro il Monza ci sono state due sostituzioni per problemi fisici. Le condizioni di Tommaso Pobega e Noah Okafor saranno valutate nel corso delle prossime ore e la speranza, specie per l’esterno svizzero, è che non ci siano grossi danni dal punto di vista muscolare. E ieri si è visto un Tijjani Reijnders sontuoso. Oltre all'azione personale del gol, ha fatto di tutto e di più, dando la sensazione che se questo sarà il suo standard, insieme a Bennacer ci faranno divertire.
Ma la copertina è tutta di Jan-Carlo Simic e qui c’è da essere meno buonisti e più risoluti. Vero che Pioli ha sempre trovato il momento giusto per metter dentro i ragazzi con poca esperienza (finiamola di chiamarli “giovani”, a 18 anni non sono più dei “giovani”), ma ieri è stata più una necessità e il ragazzo, al netto del gol fatto, ha dimostrato di saperci stare. Di avere cognizione di causa del ruolo, di avere fisicità da Serie A e affidabilità che non induca più l’allenatore a fare esperimenti strani come quello di Pobega di ieri (con tutto il rispetto per Tommaso, che difensore centrale non è) o di Krunic. Il Milan sta iniziando a raccogliere i frutti del lavoro del suo scouting degli ultimi anni, con Simic che può ambire a stare in pianta stabile in prima squadra, ma sotto ci sono altri elementi che possono crescere ancora e diventare risorse. Non solo arrivi da fuori, ma anche giocatori arrivati negli anni d’oro dello scouting under 14 e fatti crescere al Vismara. Ecco perché in estate sarà fondamentale, qualora vi fosse lo spazio in Serie C, far partire la squadra Under 23. La Juventus ne ha tratto i primi benefici, l’Atalanta ha un territorio di sviluppo valido per i suoi ragazzi e ora anche al Milan i tempi sono maturi. Dipenderà da qualche buco in organico nella terza serie per creare la seconda squadra. Intanto Simic si è dimostrato maturo anche nelle parole del post gara, con la testa già focalizzata sui prossimi impegni dove sarà ancora a disposizione di Pioli (che potrà pensare a una maglia da titolare in base allo stato di forma di Kjaer).
Ma il mercato si avvicina, il sottonumero in mezzo comunque rimane e anche davanti, forse, si farà qualcosa. La figura di Lenglet è un nome plausibile, servono però degli incastri economico-finanziari specie per quel che concerne lo stipendio. Attualmente l’Aston Villa si fa carico del 75% del salario con il Barcellona che gli versa il resto dei 6 milioni netti che percepisce. Il Milan vorrebbe un contributo un po’ più corposo per il prestito di sei mesi con diritto di riscatto.
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