ESCLUSIVA MN - Giampaolo: "La Società ha le chiavi per la svolta. Allegri? Gli allenatori non dovrebbero essere mai messi in discussione"
Il tecnico Marco Giampaolo analizza la crisi rossonera. In esclusiva per Milannews.
Marco Giampaolo, il Milan sta andando decisamente male. Come uscire da questa situazione?
“Il Milan riuscirà a compattarsi con l’allenatore e ne verrà fuori, da parte mia c’è il massimo sostegno ad Allegri. Credo che queste siano le occasioni che un club ha per rafforzare e consolidare la posizione dell’allenatore. E il Milan, che ritengo sia un club di primissimo ordine a livello internazionale, una riflessione la farà”.
Quindi, guai a chi tocca la panchina del tecnico
“L’esonero prima che tecnico rischia di diventare mediatico e il club ha tutte le armi per sovvertire questi che possono essere i rumors. Dal mio punto di vista conoscendo Allegri e stimandolo come uomo e come allenatore serve massimo sostegno. Credo che dalle dichiarazioni che Società ha fatto siano importanti a suo favore. L’input della fiducia all’allenatore in maniera seria è forte e può spronare la squadra, nessun alibi né ai giocatori né all’ambiente”.
Il Cagliari per le note vicende non ha giocato domenica e sarà ben più fresco del Milan
“Il Cagliari può avere dalla sua una freschezza fisica migliore, ma se il Milan ricostituisce sul piano psicologico, che in questo momento è l’aspetto più importante, può farcela”.
Lei si è mai trovato in una situazione simile, con una squadra in crisi d’identità?
“Sì, certamente, anche se in squadre dall’entità minore del Milan e se i rossoneri patiscono una situazione simile figurarsi le altre. Cosa fare per uscirne? Il club ha la chiave giusta per sovvertire una situazione che è chiaramente di natura psicologica. Il club può cambiare le sorti con prese di posizione serie e coerenti”.
Spesso il cambio d’allenatore è la scelta più semplice
“Quello di cambiare l’allenatore per sterzare è un luogo comune. L’allenatore a mio avviso non dovrebbe mai essere messo in discussione. Mai. Una volta non era così e queste scelte vanno a discapito del club stesso”.
Si aspettava una situazione simile del Milan a oggi?
“Il Milan sul piano tecnico non è quello dell’anno scorso, è palese. Purtroppo il Milan indossa sempre la stessa casacca rossonera a strisce verticali e il blasone pesa. Una riflessione su questo va fatta. Importante esser chiari con quelli che sono gli obiettivi, le possibilità. È vero che ha perso in casa due partite che avrebbe potuto evitare. Ma da qui a dare sentenze definitive ce le passa. E qui il club deve fare il club, altrimenti è troppo semplice”.
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