Saelemaekers, parla l'amico: "Non voleva andar via dal Milan, fu Pioli a scaricarlo"
In vista di Milan-Bologna questo weekend, la redazione di MilanNews.it ha intervistato telefonicamente Ilias Moutha-Sebtaoui, miglior amico di Alexis Saelemaekers e vecchia promessa del calcio belga, prima che due brutti infortuni alle ginocchia ai tempi delle giovani del Manchester United hanno compromesso la sua carriera. Da molti addetti ai lavori fu considerato tra i portieri più promettenti al mondo tanto da attirare su di se le attenzioni dei più grandi club europei. Di seguito le domande sull'amico ed ex rossonero Alexis Saelemekers, che sabato sera torna da avversario a San Siro
Moutha-Sebtaoui, sarebbe stato ancora utile al Milan tenere Alexis?
"Non so se è stato un errore ma secondo me aveva le carte in regola per giocare un'altra stagione in rossonero. Alexis ha il livello per giocare nel Milan. E non solo, può farlo ovunque. Sono dell'avviso che se Maldini fosse rimasto oggi Saelemaekers sarebbe ancora un giocatore del Milan."
Poi il Milan ha preso Chukwueze e Pulisic...
"Alexis è più forte di entrambi! Palla al piede ha più qualità anche se forse poteva segnare di più in maglia rossonera. Ma nonostante ciò la sua presenza campo si faceva sentire perché rendeva la vita più facile ai compagni. Si faceva in due per loro, aiutava tanto in fase difensiva e per ciò che riguarda il pressing è uno dei migliori giocatori al mondo. Grazie alle sue conoscenze calcistiche sa quando farlo e quando no."
Nel suo futuro c'è ancora il Bologna, tornerà al Milan a giugno a fine prestito oppure andrà in un altra squadra?
"Non ne abbiamo ancora parlato. È in prestito dal Milan ma non sappiamo ancora se il Bologna lo riscatterà. È una decisione che dovrà prendere insieme alla famiglia e i suoi agenti. Lui ha giocato tre anni e mezzo al Milan, a Milano la sua vita è cambiata per sempre. Lì è diventato un uomo e ha stretto molte amicizie. Alexis ha il Milan nel cuore e ama quei colori...."
Il club rossonero gli disse a inizio estate che non era più nei piani...
"Anche se con me non si è mai lamentato e non mi disse nulla a riguardo so che ci è rimasto male. Non voleva andar via! Poi ripensandoci in rossonero ha fatto un good job, no? E sicuramente merita più rispetto da parte di alcuni tifosi, sopratutto online. Anche se i veri tifosi a Milano conoscono il suo valore e lo stimano tanto. E l'ho visto con i miei occhi ogni volta che andavo a trovarlo..."
Alla fine com'è andata per la sua cessione?
"Fu mister Pioli a scaricarlo e metterlo sul mercato. Ma non siamo mai entrati troppo nei dettagli. Io e lui siamo grandi amici da quando siamo giovanissimi ma non è che parliamo di calcio ogni volta che ci vediamo. Se mi ha parlato della sfida di sabato? No, non ci sentiamo da lunedi..."
La tua carriera invece ha preso una brutta piega... dalle giovanili del Manchester United meno di 10 anni fa, alla Serie C belga con la maglia del K.V.K Tienen-Hageland oggi... cos'è successo?
"Ai tempi dello Standard Liegi (2015 ndr) c'erano tanti club che mi volevano. C'erano Anderlecht, Chelsea, Newcastle United, Manchester United e anche una squadra italiana. Ma purtroppo ho subito due bruttissimi infortuni alle ginocchia quando ero al Manchester United. Poi sono tornato in Belgio e da lì la mia carriera è stata una caduta libera. Magari le colpe sono anche mie e delle mie prestazioni..."
di Alessandro Schiavone
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